La viabilità secondaria in età romana rappresenta un fenomeno archeologicamente documentato e storicamente significativo ma la sua qualificazione nell’ambito dell’esperienza giuridica richiede una particolare riflessione. Sia le fonti giurisprudenziali sia le testimonianze degli agrimensori antichi prioritariamente assumono, infatti, un punto di vista che privilegia la distinzione tra vie pubbliche e vie private, non senza lasciar trasparire ulteriori peculiarità tipologiche: il regime di pubblicità caratterizza tanto le grandi strade consolari quanto i percorsi in corrispondenza dei limites centuriali di ampiezza sufficiente all’uso viario, mentre il transito lungo una via privata poteva essere consentito, talora solo precariamente, a una quantità indeterminata di soggetti ovvero a singoli utilizzatori; in quest’ultimo caso non era infrequente la costituzione di servitù prediali. Un regime particolare caratterizzava infine le viae vicinales e quelle duum communes.
La viabilità secondaria nell'esperienza giuridica romana
marco pietro pavese
2021-01-01
Abstract
La viabilità secondaria in età romana rappresenta un fenomeno archeologicamente documentato e storicamente significativo ma la sua qualificazione nell’ambito dell’esperienza giuridica richiede una particolare riflessione. Sia le fonti giurisprudenziali sia le testimonianze degli agrimensori antichi prioritariamente assumono, infatti, un punto di vista che privilegia la distinzione tra vie pubbliche e vie private, non senza lasciar trasparire ulteriori peculiarità tipologiche: il regime di pubblicità caratterizza tanto le grandi strade consolari quanto i percorsi in corrispondenza dei limites centuriali di ampiezza sufficiente all’uso viario, mentre il transito lungo una via privata poteva essere consentito, talora solo precariamente, a una quantità indeterminata di soggetti ovvero a singoli utilizzatori; in quest’ultimo caso non era infrequente la costituzione di servitù prediali. Un regime particolare caratterizzava infine le viae vicinales e quelle duum communes.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.