Facilitatori comunicativi come strumenti di inclusione sociale: il caso studio SHAFE

La tendenza all’invecchiamento demografico nella società è un fenomeno destinato ad accentuarsi nei prossimi anni che inciderà sulla sostenibilità dei sistemi socio-assistenziali. Pertanto, è importante che i designer si impegnino nel progettare strumenti capaci di favorire un invecchiamento attivo e in salute e promuovano servizi, ambienti e prodotti volti a prevenire il verificarsi di fragilità fisica nelle persone anziane, rendendo l'anzianità una risorsa preziosa piuttosto che una complessa problematica sociale. Nonostante la proliferazione di sistemi tecnologici atti a migliorare la vita di tutti i giorni, molte sono ancora le criticità di utilizzo a livello puntuale, locale e internazionale. Molti fattori, tra cui la facilità di interazione e di utilizzo da parte della popolazione fragile, rendono la diffusione di tali sistemi ancora problematica. Questo lavoro di ricerca esplorativo, nato dalla collaborazione internazionale nell’ambito di un progetto co-finanziato Europeo, propone lo sviluppo di una serie di azioni per facilitare la comunicazione delle informazioni relative a strumenti, ambienti e tecnologie atti a sostenere l’autonomia della popolazione che invecchia. I risultati di questa ricerca tendono a sottolineare quanto l’aspetto comunicativo e la partecipazione delle persone nel processo stesso di creazione di sistemi comunicativi possa democratizzare informazioni di vario genere, dall’utilizzo delle tecnologie, ai nuovi sistemi di protezione e sicurezza della popolazione, enfatizzando quanto la “comunicazione di pubblica utilità” possa avere un risvolto cruciale su tematiche di rilievo quali salute, sicurezza e soddisfazione della collettività.