This paper assesses the recent status of the Economic and Monetary Union (EMU). Moving from an analysis of the original flaws of the rules on the EMU, and on the erroneous prerequisites on which these rules were written, the author explains how these mistakes have enhanced the original defects existing in the EMU rules: in particular, emphasis is posed to the importance attributed to the budgetary discipline that has prevailed overall in the implementation of the economic policy, vis-à-vis other principles that could come into play as well in order to reduce the distances among Member States’ economies. The author then signals that the main causes of the difficulty in implementing a coherent EMU rests of the different level of competences conferred to the EU within the EMU, where exclusive competences on the monetary policy co-exist with mere (and weakly implemented) coordination of Member States’ economic policies. The inconsistencies of the system seem confirmed by the analysis of the European Court of Justice case-law, whose approach is different when dealing with matters on Economic Union compared to the case-law dealing on matters concerning Monetary Union. In this vein, the article concludes with a short critical assessment of the judgement rendered by the German Federal Constitutional Court on May 5th, 2020, and with some proposals to overcome the dead-lock which apparently is paralyzing – or unacceptably slowing down – the implementation of the Economic Union.

Il presente articolo esamina lo stato attuale dell’Unione economica e monetaria (UEM), muovendo da un’analisi dei difetti originari contenuti nelle regole relative all’Unione Economica, e dei presupposti non esenti da criticità su cui tali regole erano state scritte, e ponendo in luce come l’erroneità dei presupposti abbia quindi aggravato i predetti difetti, enfatizzati dalla preminenza del principio della disciplina dei bilanci degli Stati membri rispetto ad altri principi che pur potevano assumere un ruolo altrettanto importante nella costruzione dell’Unione economica (e monetaria). L’articolo esamina le cause di questi problemi, individuandole soprattutto nella difficile coesistenza di competenze esclusive dell’Unione nella politica monetaria e di mere (e poco esercitate) competenze di coordinamento nella politica economica. L’esistenza di tali criticità viene quindi confermata dall’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia in tema di UEM, laddove appaiono nette le differenze di approccio quando la Corte ha esaminato questioni di politica economica rispetto ai casi in cui ha interpretato e applicato le regole di politica monetaria. In questa prospettiva, l’articolo si chiude con un accenno di rimprovero alla pronuncia resa dalla Corte Costituzionale Federale Tedesca il 5 maggio 2020, e con alcune proposte per superare l’impasse nel quale, da troppo tempo, l’Unione economica si trova.

Crisi dell’euro o crisi dell’Unione economica?

F. Munari
2020-01-01

Abstract

This paper assesses the recent status of the Economic and Monetary Union (EMU). Moving from an analysis of the original flaws of the rules on the EMU, and on the erroneous prerequisites on which these rules were written, the author explains how these mistakes have enhanced the original defects existing in the EMU rules: in particular, emphasis is posed to the importance attributed to the budgetary discipline that has prevailed overall in the implementation of the economic policy, vis-à-vis other principles that could come into play as well in order to reduce the distances among Member States’ economies. The author then signals that the main causes of the difficulty in implementing a coherent EMU rests of the different level of competences conferred to the EU within the EMU, where exclusive competences on the monetary policy co-exist with mere (and weakly implemented) coordination of Member States’ economic policies. The inconsistencies of the system seem confirmed by the analysis of the European Court of Justice case-law, whose approach is different when dealing with matters on Economic Union compared to the case-law dealing on matters concerning Monetary Union. In this vein, the article concludes with a short critical assessment of the judgement rendered by the German Federal Constitutional Court on May 5th, 2020, and with some proposals to overcome the dead-lock which apparently is paralyzing – or unacceptably slowing down – the implementation of the Economic Union.
2020
Il presente articolo esamina lo stato attuale dell’Unione economica e monetaria (UEM), muovendo da un’analisi dei difetti originari contenuti nelle regole relative all’Unione Economica, e dei presupposti non esenti da criticità su cui tali regole erano state scritte, e ponendo in luce come l’erroneità dei presupposti abbia quindi aggravato i predetti difetti, enfatizzati dalla preminenza del principio della disciplina dei bilanci degli Stati membri rispetto ad altri principi che pur potevano assumere un ruolo altrettanto importante nella costruzione dell’Unione economica (e monetaria). L’articolo esamina le cause di questi problemi, individuandole soprattutto nella difficile coesistenza di competenze esclusive dell’Unione nella politica monetaria e di mere (e poco esercitate) competenze di coordinamento nella politica economica. L’esistenza di tali criticità viene quindi confermata dall’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia in tema di UEM, laddove appaiono nette le differenze di approccio quando la Corte ha esaminato questioni di politica economica rispetto ai casi in cui ha interpretato e applicato le regole di politica monetaria. In questa prospettiva, l’articolo si chiude con un accenno di rimprovero alla pronuncia resa dalla Corte Costituzionale Federale Tedesca il 5 maggio 2020, e con alcune proposte per superare l’impasse nel quale, da troppo tempo, l’Unione economica si trova.
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