Premessa la disamina dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale italiana ed europea sul rapporto tra concorrenza e professioni, la quale è giunta a qualificare quella professionale come attività di impresa, configurando quindi gli ordini professionali come associazioni di imprese sottoposte al controllo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si è esaminato il caso deciso con due sentenze della Sesta Sezione del Consiglio di Stato, relativo alla sanzione della condotta del Consiglio Nazionale Forense, nel limitare l’autonomia dei professionisti in relazione alla richiesta di compensi inferiori ai minimi tariffari e all’utilizzo di un canale promozionale e informativo per veicolare anche la convenienza economica della prestazione professionale. Si è quindi riflettuto sulla funzione pubblicistica delle professioni e sulla necessità di un suo bilanciamento con la tutela della concorrenza e con il diritto di libera circolazione e stabilimento, secondo il principio di proporzionalità.
Tutela della concorrenza e tutela della professione forense nell’ordinamento italiano: divergenza o coincidenza con il diritto europeo? (a margine della sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, 30 aprile 2020 n. 2764)
granara daniele
2020-01-01
Abstract
Premessa la disamina dell’evoluzione normativa e giurisprudenziale italiana ed europea sul rapporto tra concorrenza e professioni, la quale è giunta a qualificare quella professionale come attività di impresa, configurando quindi gli ordini professionali come associazioni di imprese sottoposte al controllo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si è esaminato il caso deciso con due sentenze della Sesta Sezione del Consiglio di Stato, relativo alla sanzione della condotta del Consiglio Nazionale Forense, nel limitare l’autonomia dei professionisti in relazione alla richiesta di compensi inferiori ai minimi tariffari e all’utilizzo di un canale promozionale e informativo per veicolare anche la convenienza economica della prestazione professionale. Si è quindi riflettuto sulla funzione pubblicistica delle professioni e sulla necessità di un suo bilanciamento con la tutela della concorrenza e con il diritto di libera circolazione e stabilimento, secondo il principio di proporzionalità.File | Dimensione | Formato | |
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