Nell’attuale stato di pandemia, in cui la partecipazione alle liturgie e ai sacramenti risulta fortemente limitata, la Chiesa cattolica si è adoperata per trovare modi e tempi di rispondere all’emergenza Covid-19 e, seguendo i “seni dei tempi”, ha adattato le forme di svolgimento dei munera ecclesiae, primo fra tutti il munus sanctificandi, al fine di perseguire la salus animarum. In questo contesto il sacramento della penitenza riveste un’importanza centrale, dato che pone maggiormente in risalto il legame inscindibile fra l’aspetto formale e quello sostanziale del diritto, particolarmente in un ordinamento che dispone di strumenti di flessibilità in grado di applicare l’aequitas come mezzo per il suo stesso aggiornamento. Le circostanze presenti hanno reso ancor più necessario il sacramento della riconciliazione, stimolando la Chiesa a recuperarne antiche ed eccezionali forme di amministrazione ed al contempo a svilupparne di nuove, come la drive confession. Ponendo l’accento sulla confessione quale “medicina dell’anima” e, pertanto, sul confessore quale medicus animarum oltre che iudex peccatorum, la Chiesa ha così sottolineato come a prevalere debba sempre essere la salus animarum.

La resilienza della Riconciliazione fra tradizione e nuove prospettive. Spunti per una riflessione

daniela tarantino
2020-01-01

Abstract

Nell’attuale stato di pandemia, in cui la partecipazione alle liturgie e ai sacramenti risulta fortemente limitata, la Chiesa cattolica si è adoperata per trovare modi e tempi di rispondere all’emergenza Covid-19 e, seguendo i “seni dei tempi”, ha adattato le forme di svolgimento dei munera ecclesiae, primo fra tutti il munus sanctificandi, al fine di perseguire la salus animarum. In questo contesto il sacramento della penitenza riveste un’importanza centrale, dato che pone maggiormente in risalto il legame inscindibile fra l’aspetto formale e quello sostanziale del diritto, particolarmente in un ordinamento che dispone di strumenti di flessibilità in grado di applicare l’aequitas come mezzo per il suo stesso aggiornamento. Le circostanze presenti hanno reso ancor più necessario il sacramento della riconciliazione, stimolando la Chiesa a recuperarne antiche ed eccezionali forme di amministrazione ed al contempo a svilupparne di nuove, come la drive confession. Ponendo l’accento sulla confessione quale “medicina dell’anima” e, pertanto, sul confessore quale medicus animarum oltre che iudex peccatorum, la Chiesa ha così sottolineato come a prevalere debba sempre essere la salus animarum.
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