In linea con le parole scelte dalla stessa Wharton come titolo alle sue due opere (la prima bozza di Ethan Frome, scritta in francese, era infatti intitolata Hiver ), il presente articolo si propone di mostrare come inverno ed estate costituiscano le isotopie semantiche fondamentali attorno a cui la materia testuale di Ethan Frome e Summer si organizza. Presenti in tutte le strutture costituenti l’atto narrativo - tempo, spazio, personaggi, modalità di rappresentazione - esse danno compattezza e unità alle due opere. Sull’articolazione dialettica di queste due categorie dominanti si innestano poi altre opposizioni isotopiche come freddo/caldo, morte/vita, aridità/fertilità, staticità/vitalità, gelo/incandescenza, che hanno tratti semantici (semi) in comune con estate e inverno e che coinvolgono termini come pietra, prigione, fuoco, fiamma, quando usati metaforicamente.
“‘Cold Fires’: Figure del freddo e del caldo in Ethan Frome e Summer di Edith Wharton”
Paola Anna Nardi
2001-01-01
Abstract
In linea con le parole scelte dalla stessa Wharton come titolo alle sue due opere (la prima bozza di Ethan Frome, scritta in francese, era infatti intitolata Hiver ), il presente articolo si propone di mostrare come inverno ed estate costituiscano le isotopie semantiche fondamentali attorno a cui la materia testuale di Ethan Frome e Summer si organizza. Presenti in tutte le strutture costituenti l’atto narrativo - tempo, spazio, personaggi, modalità di rappresentazione - esse danno compattezza e unità alle due opere. Sull’articolazione dialettica di queste due categorie dominanti si innestano poi altre opposizioni isotopiche come freddo/caldo, morte/vita, aridità/fertilità, staticità/vitalità, gelo/incandescenza, che hanno tratti semantici (semi) in comune con estate e inverno e che coinvolgono termini come pietra, prigione, fuoco, fiamma, quando usati metaforicamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.