L’articolo, premessa principi di diritto anche di rango costituzionale sottesi alla natura dei beni culturali e l’evoluzione normativa della loro tutela, affronta il tema della limitazione dei diritti dei proprietari dei beni tutelati e i relativi benefici fiscali riconosciuti dalla legge, per compensare detta limitazione. In primo luogo, si tratterà del regime fiscale agevolato dell’imposta municipale degli immobili di interesse storico o artistico, alla luce della giurisprudenza più recente, la quale è recentemente giunta a riconoscere il beneficio anche agli immobili parzialmente vincolati, poiché tale beneficio fiscale persegue l’obiettivo di venire incontro alle maggiori spese di manutenzione e conservazione che i proprietari sono tenuti ad affrontare per preservare le caratteristiche degli immobili vincolati. In secondo luogo, sarà esaminato il regime fiscale agevolato per gli interventi di manutenzione, protezione o restauro degli immobili di interesse storico o artistico, come forte strumento indiretto a sostegno della conservazione di tali beni, a fronte, da un lato, della notevole incidenza delle spese necessarie per effettuare gli interventi spesso obbligatori e, dall’altro, della scarsa disponibilità di risorse da parte dello Stato da destinare alla conservazione del patrimonio, di acclarata valenza pubblicistica. In terzo luogo, sarà affrontata la problematica dell’applicazione delle agevolazioni fiscali nel caso di imposizione del vincolo culturale su beni immobili di ampia anche se definita estensione (cosiddetta “tutela indiretta”). In questa fattispecie, vista l’estensione territoriale del vincolo, il riconoscimento del regime fiscale, esente o agevolato, dovrà essere attentamente valutato caso per caso in relazione al suo contenuto limitativo delle facoltà proprietarie e/o impositivo di oneri di conservazione a carico del proprietario. L’attenzione sul regime fiscale agevolato in relazione ai beni di interesse storico o artistico verrà infine ampliata a livello europeo, esaminando sinteticamente il quadro normativo in Francia (in cui rileva la nota Legge Malraux, fonte di ispirazione anche per analoghe discipline da arte degli altri ordinamenti, quello italiano compreso), in Inghilterra e Galles e in Svizzera (dove le misure di sostegno sono limitate), in Germania e Spagna (ove i costi di manutenzione sono detraibili).

La dichiarazione (anche parziale) di interesse pubblico di immobili e agevolazioni fiscali per i proprietari. Cenni comparatistici

daniele granara
2020-01-01

Abstract

L’articolo, premessa principi di diritto anche di rango costituzionale sottesi alla natura dei beni culturali e l’evoluzione normativa della loro tutela, affronta il tema della limitazione dei diritti dei proprietari dei beni tutelati e i relativi benefici fiscali riconosciuti dalla legge, per compensare detta limitazione. In primo luogo, si tratterà del regime fiscale agevolato dell’imposta municipale degli immobili di interesse storico o artistico, alla luce della giurisprudenza più recente, la quale è recentemente giunta a riconoscere il beneficio anche agli immobili parzialmente vincolati, poiché tale beneficio fiscale persegue l’obiettivo di venire incontro alle maggiori spese di manutenzione e conservazione che i proprietari sono tenuti ad affrontare per preservare le caratteristiche degli immobili vincolati. In secondo luogo, sarà esaminato il regime fiscale agevolato per gli interventi di manutenzione, protezione o restauro degli immobili di interesse storico o artistico, come forte strumento indiretto a sostegno della conservazione di tali beni, a fronte, da un lato, della notevole incidenza delle spese necessarie per effettuare gli interventi spesso obbligatori e, dall’altro, della scarsa disponibilità di risorse da parte dello Stato da destinare alla conservazione del patrimonio, di acclarata valenza pubblicistica. In terzo luogo, sarà affrontata la problematica dell’applicazione delle agevolazioni fiscali nel caso di imposizione del vincolo culturale su beni immobili di ampia anche se definita estensione (cosiddetta “tutela indiretta”). In questa fattispecie, vista l’estensione territoriale del vincolo, il riconoscimento del regime fiscale, esente o agevolato, dovrà essere attentamente valutato caso per caso in relazione al suo contenuto limitativo delle facoltà proprietarie e/o impositivo di oneri di conservazione a carico del proprietario. L’attenzione sul regime fiscale agevolato in relazione ai beni di interesse storico o artistico verrà infine ampliata a livello europeo, esaminando sinteticamente il quadro normativo in Francia (in cui rileva la nota Legge Malraux, fonte di ispirazione anche per analoghe discipline da arte degli altri ordinamenti, quello italiano compreso), in Inghilterra e Galles e in Svizzera (dove le misure di sostegno sono limitate), in Germania e Spagna (ove i costi di manutenzione sono detraibili).
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