Se raccontare è un atto primigenio dell’umano, quasi una necessità insita nella sua stessa essenza stessa, raccontare insieme, costruire collettivamente una storia significa non solo condividere spazi (nel caso della Staffetta hanno la dimensione di un capitolo), tempi (i giorni che separano la consegna di ogni capitolo), modalità di scrittura; ma anche, e soprattutto, condividere esperienze, emozioni, passioni. La scrittura collettiva prevede una continua negoziazione tra le necessità personali e quelle del gruppo di riferimento, tra i propri desideri e quelli altrui. Quando i gruppi sono diversi, come nel caso delle classi coinvolte in ogni Staffetta, poi, le problematiche si amplificano e mantenere l’equilibrio diventa un’impresa davvero ardua. Eppure, da quanto comincia ad emergere nella ricerca che presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova (DSFOR), assieme alle colleghe Laura Cornero e Paola Faorlin, sto conducendo sul progetto ideato e promosso da BIMED, le staffette reggono, anche dal punto di vista narrativo.

Ipotesi di ricerca

Anna Antoniazzi
2019-01-01

Abstract

Se raccontare è un atto primigenio dell’umano, quasi una necessità insita nella sua stessa essenza stessa, raccontare insieme, costruire collettivamente una storia significa non solo condividere spazi (nel caso della Staffetta hanno la dimensione di un capitolo), tempi (i giorni che separano la consegna di ogni capitolo), modalità di scrittura; ma anche, e soprattutto, condividere esperienze, emozioni, passioni. La scrittura collettiva prevede una continua negoziazione tra le necessità personali e quelle del gruppo di riferimento, tra i propri desideri e quelli altrui. Quando i gruppi sono diversi, come nel caso delle classi coinvolte in ogni Staffetta, poi, le problematiche si amplificano e mantenere l’equilibrio diventa un’impresa davvero ardua. Eppure, da quanto comincia ad emergere nella ricerca che presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova (DSFOR), assieme alle colleghe Laura Cornero e Paola Faorlin, sto conducendo sul progetto ideato e promosso da BIMED, le staffette reggono, anche dal punto di vista narrativo.
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