Every object, every artefact, in any case, searched or not, wanted or not, inevitably has multiple meanings and connotations. Are the little objects that we buy and bring along during our journeys, the so-called souvenirs, a design matter? In particular, when relating them to specific sorts of journeys, such as faith-based ones and pilgrimages, where do we orient our shopping experience and quality expectation, and with which purposes we associate this category of purchases within the delivery of immaterial values through material culture? The paper wishes to investigate the topic of gift-gifting culture and souvenirs connecting it, particularly, to religious cultural heritage and local lore dissemination. The paper, in fact, aims to open a necessary debate about the unavoidable aesthetic basis that interests these artefacts, connecting it with the affordance of sustainability in production and consumption, largely intended. A novel sight on the issue is offered through a theoretical discourse, centred on the Three Monotheistic Religions, and the provision of a case study, matter of a new-born wider research project and two scholarly conversations upon religious souvenirs, rosaries and related items at their very core, Our Lady of the Rosary of Pompei Shrine, in Italy. The very aim of this article is to let consciousness and awareness arise, about the mandatory demand of quality fulfilment and design-driven culture in this particular kind of products.

Presentato come contributo alla conferenza internazionale Cultural and Sustainable Tourism, tenutasi a Salonicco dal 27 al 29 novembre 2017, il saggio intende approfondire il tema della cultura del dono e dei souvenir collegandola, in particolare, al patrimonio culturale religioso e alla divulgazione della cultura locale. Il saggio, infatti, mira ad aprire un dibattito necessario circa l’inevitabilità di una forte accezione estetica che interessa questi artefatti, collegandolo con gli aspetti economici della sostenibilità nella produzione e nel consumo, largamente inteso. Uno sguardo nuovo sul tema viene offerto attraverso un discorso teorico, incentrato sulle Tre religioni monoteistiche, e l’osservazione di un caso di studio, materia di un progetto di ricerca di nuova strutturazione arricchito da due conversazioni accademiche sui souvenir religiosi, rosari e articoli correlati nel loro nucleo centrale d’origine, il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, in Italia. Lo scopo di questo articolo è quello di far emergere cognizione e consapevolezza, circa l’inalienabile richiesta di soddisfacimento della qualità e di cultura basata sulla progettazione, nella realizzazione di questo particolare tipo di prodotti.

Less Is Ore

Luisa Chimenz
2019-01-01

Abstract

Every object, every artefact, in any case, searched or not, wanted or not, inevitably has multiple meanings and connotations. Are the little objects that we buy and bring along during our journeys, the so-called souvenirs, a design matter? In particular, when relating them to specific sorts of journeys, such as faith-based ones and pilgrimages, where do we orient our shopping experience and quality expectation, and with which purposes we associate this category of purchases within the delivery of immaterial values through material culture? The paper wishes to investigate the topic of gift-gifting culture and souvenirs connecting it, particularly, to religious cultural heritage and local lore dissemination. The paper, in fact, aims to open a necessary debate about the unavoidable aesthetic basis that interests these artefacts, connecting it with the affordance of sustainability in production and consumption, largely intended. A novel sight on the issue is offered through a theoretical discourse, centred on the Three Monotheistic Religions, and the provision of a case study, matter of a new-born wider research project and two scholarly conversations upon religious souvenirs, rosaries and related items at their very core, Our Lady of the Rosary of Pompei Shrine, in Italy. The very aim of this article is to let consciousness and awareness arise, about the mandatory demand of quality fulfilment and design-driven culture in this particular kind of products.
2019
Presentato come contributo alla conferenza internazionale Cultural and Sustainable Tourism, tenutasi a Salonicco dal 27 al 29 novembre 2017, il saggio intende approfondire il tema della cultura del dono e dei souvenir collegandola, in particolare, al patrimonio culturale religioso e alla divulgazione della cultura locale. Il saggio, infatti, mira ad aprire un dibattito necessario circa l’inevitabilità di una forte accezione estetica che interessa questi artefatti, collegandolo con gli aspetti economici della sostenibilità nella produzione e nel consumo, largamente inteso. Uno sguardo nuovo sul tema viene offerto attraverso un discorso teorico, incentrato sulle Tre religioni monoteistiche, e l’osservazione di un caso di studio, materia di un progetto di ricerca di nuova strutturazione arricchito da due conversazioni accademiche sui souvenir religiosi, rosari e articoli correlati nel loro nucleo centrale d’origine, il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, in Italia. Lo scopo di questo articolo è quello di far emergere cognizione e consapevolezza, circa l’inalienabile richiesta di soddisfacimento della qualità e di cultura basata sulla progettazione, nella realizzazione di questo particolare tipo di prodotti.
978-3-030-10803-8
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