Due torri a confronto: indagini conoscitive sul sistema difensivo medievale di Monterosso

Il Castello di Monterosso, nonostante le condizioni di degrado e l’attuale destinazione d’uso come cimitero, è ancora ben riconoscibile lungo il crinale e sul versante est della collina che sovrasta il paese. Del sistema fortificato, citato per la prima volta nel 1245 come castrum e che Matteo Vinzoni rileva nel 1771, rimangono il ridotto sommitale e parte della cinta, con alcune torri, entro la quale, nei secoli XIII e XIV, si trovava una parte dell’abitato. La cosiddetta “torre rotonda” e la torre situata verso nord, che sormontava l’ingresso all’area cintata, sono state recentemente oggetto di indagine nell’ambito di una convenzione di ricerca tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Università di Genova e di una tesi di laurea in Architettura discussa presso tale Università. L’analisi stratigrafica degli elevati e le prime ipotesi di datazione assoluta mostrano che le due torri sono nate come torri aperte, presumibilmente nel XIV secolo, e che entrambe sono poi state chiuse e modificate nei secoli successivi per adeguarle alle nuove esigenze difensive.