Il contributo analizza le forme di controllo delle acque litoranee e di protezione della navigazione mercantile genovese, sia sotto il profilo dell’iniziativa statale che dell’autoprotezione; chiarendo in che misura le forme di autoprotezione derivino dalla consuetudine, da misure straordinarie in risposta a particolari emergenze, e fino a che punto comportino la partecipazione dell’amministrazione pubblica, ad esempio attraverso la regolamentazione. Il tutto in una prospettiva di lungo periodo, che mette in evidenza, attraverso un approccio comparativo, il ruolo fondamentale dello Stato (lo stuolo di galee pubbliche è, nel Cinquecento, uno dei primi casi di flotta militare completamente statale, ed è creato principalmente per il controllo del mar Ligure e dei mari di Corsica, tanto che inizialmente le unità sono definite “galee di guardia”), l’importanza della componente privata e/o locale (in forme e declinazioni differenti, che vanno dall’autodifesa in mare, al finanziamento delle fortificazioni costiere e alla partecipazione all’armamento statale) e il peso del quadro internazionale (intensità della corsa barbaresca, alleanza con la Spagna, politica navalista seicentesca, neutralità settecentesca ecc.)

«Per la difesa delli bastimenti nazionali». Genova e la protezione degli spazi marittimi in età moderna (XVI-XVIII sec.)

Emiliano Beri
2018-01-01

Abstract

Il contributo analizza le forme di controllo delle acque litoranee e di protezione della navigazione mercantile genovese, sia sotto il profilo dell’iniziativa statale che dell’autoprotezione; chiarendo in che misura le forme di autoprotezione derivino dalla consuetudine, da misure straordinarie in risposta a particolari emergenze, e fino a che punto comportino la partecipazione dell’amministrazione pubblica, ad esempio attraverso la regolamentazione. Il tutto in una prospettiva di lungo periodo, che mette in evidenza, attraverso un approccio comparativo, il ruolo fondamentale dello Stato (lo stuolo di galee pubbliche è, nel Cinquecento, uno dei primi casi di flotta militare completamente statale, ed è creato principalmente per il controllo del mar Ligure e dei mari di Corsica, tanto che inizialmente le unità sono definite “galee di guardia”), l’importanza della componente privata e/o locale (in forme e declinazioni differenti, che vanno dall’autodifesa in mare, al finanziamento delle fortificazioni costiere e alla partecipazione all’armamento statale) e il peso del quadro internazionale (intensità della corsa barbaresca, alleanza con la Spagna, politica navalista seicentesca, neutralità settecentesca ecc.)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/935714
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