In questo contributo si vogliono utilizzare le opere letterarie di Gianni Celati, “Verso la foce” e “Narratori delle pianure”, quali strumenti per capire le modalità di costruzione della figura del viandante post-moderno. “Verso la foce” è proprio il diario di (ri)scoperta di una regione, la Padania, poco considerata dal punto di vista paesaggistico, che non attira il turista e nemmeno il viaggiatore, perché “repulsiva” paesaggisticamente e “vocata” ad altre destinazioni d’uso. Con la parola di Celati, e quindi grazie ad una riflessione di tipo geo-letteraria e geocritica, è possibile invece procedere alla (ri)scoperta di luoghi giunti a noi da un passato più o meno lontano. In altri le deambulazioni del narratore ci accompagnano in un contesto post-rurale ed ultra-urbano dove, malgrado la perdita di centralità dei luoghi nella vita degli abitanti, a farla da padrone è ancora il Po: il fiume dell’origine, amato e venerato, temuto e negato.
Titolo: | Deambulazioni fluvio-letterarie nella pianura Padana: tra derive post-rurali e walkskapes |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11567/889862 |
ISBN: | 978-88-942641-2-8 |
Appare nelle tipologie: | 04.01 - Contributo in atti di convegno |