The character of Rutilius Rufus, in Cicero's Brutus and De Oratore, appears at the center of a debate on the use of passions in the oratory: use rejected by the Stoics as Rutilio, for which the passions are diseases of the soul, while Cicero claimed their absolute necessity and efficacy. Rutilius, remaining faithful to his philosophical-rhetorical positions during the process that saw him protagonist, then became a real martyr of the Stoic options in matters of rhetoric: a sort therefore of Roman Socrates. It is probable that during his exile he wrote about these themes, as it seems to be indirectly testified by the Ciceronian passages concerning him.

Il personaggio di Rutilio Rufo, nel Brutus e nel De Oratore di Cicerone, appare al centro di un dibattito sull'uso delle passioni nell'oratoria: uso rifiutato dagli stoici come Rutilio, per cui le passioni sono malattie dell'anima, mentre Cicerone ne rivendicava l'assoluta necessità ed efficacia. Rutilio, rimanendo fedele alle sue posizioni filosofico-retoriche durante il processo che lo vide protagonista, divenne allora un vero e proprio martire delle opzioni stoiche in materia di retorica: una sorta dunque di Socrate romano. E' probabile che durante il suo esilio egli abbia scritto al riguardo, come sembrerebbero indirettamente testimoniare i passi ciceroniani che lo riguardano.

Suscitare o no le passioni? Il caso di Publio Rutilio Rufo

MORETTI, GABRIELLA
2002-01-01

Abstract

The character of Rutilius Rufus, in Cicero's Brutus and De Oratore, appears at the center of a debate on the use of passions in the oratory: use rejected by the Stoics as Rutilio, for which the passions are diseases of the soul, while Cicero claimed their absolute necessity and efficacy. Rutilius, remaining faithful to his philosophical-rhetorical positions during the process that saw him protagonist, then became a real martyr of the Stoic options in matters of rhetoric: a sort therefore of Roman Socrates. It is probable that during his exile he wrote about these themes, as it seems to be indirectly testified by the Ciceronian passages concerning him.
2002
Il personaggio di Rutilio Rufo, nel Brutus e nel De Oratore di Cicerone, appare al centro di un dibattito sull'uso delle passioni nell'oratoria: uso rifiutato dagli stoici come Rutilio, per cui le passioni sono malattie dell'anima, mentre Cicerone ne rivendicava l'assoluta necessità ed efficacia. Rutilio, rimanendo fedele alle sue posizioni filosofico-retoriche durante il processo che lo vide protagonista, divenne allora un vero e proprio martire delle opzioni stoiche in materia di retorica: una sorta dunque di Socrate romano. E' probabile che durante il suo esilio egli abbia scritto al riguardo, come sembrerebbero indirettamente testimoniare i passi ciceroniani che lo riguardano.
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