Nell'ambito di una riconsiderazione delle acquisizioni e delle cognizioni concernenti il monumento funerario di Margherita di Brabante, moglie dell'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, morta a Genova nel 1311, eretto nella chiesa di san Francesco di Castelletto ad opera di Giovanni Pisano, viene affrontata in una prospettiva europea il problema del volto della defunta. Si argomenta e si dimostra come esso sia di intendere, non come "ritratto vero", cioè ritratto fisionomici e naturalistico desunto dal vero, ma come "vero ritratto", cioè come immagine figurale della defunta, del suo "corpo glorioso", in coerenza con una prospettiva teologica che inizia con Agostino, continua con san Tommaso e diventa giusto nel primo Trecento oggetto di contesa teologica in seno alla Chiesa e nel rapporto di questa con l'Ordine francescano
Ritratto vero e vero ritratto. Giovanni Pisano e il volto di Margherita di Brabante
DI FABIO, CLARIO
2017-01-01
Abstract
Nell'ambito di una riconsiderazione delle acquisizioni e delle cognizioni concernenti il monumento funerario di Margherita di Brabante, moglie dell'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, morta a Genova nel 1311, eretto nella chiesa di san Francesco di Castelletto ad opera di Giovanni Pisano, viene affrontata in una prospettiva europea il problema del volto della defunta. Si argomenta e si dimostra come esso sia di intendere, non come "ritratto vero", cioè ritratto fisionomici e naturalistico desunto dal vero, ma come "vero ritratto", cioè come immagine figurale della defunta, del suo "corpo glorioso", in coerenza con una prospettiva teologica che inizia con Agostino, continua con san Tommaso e diventa giusto nel primo Trecento oggetto di contesa teologica in seno alla Chiesa e nel rapporto di questa con l'Ordine francescanoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.