Il saggio vuole sottolineare come la figura degli uomini d’affari ebraici venga proposta all’interno dei manuali di aritmetica mercantile pubblicati in Italia tra Cinque e Settecento. Nonostante si tratti di una letteratura tipicamente tecnica, spesso quasi asettica, è possibile comunque rintracciare un ricorso abbastanza frequente ad uno degli stereotipi più comuni legati agli operatori economici giudaici, ovvero quello dell’ebreo-usuraio, che viene introdotto ora per stigmatizzare una pratica ritenuta illecita, ora per poter illustrare con maggiore ampiezza e dovizia di particolari una pratica di fatto ampiamente diffusa a tutti i livelli.

La rappresentazione dell’ebreo nella manualistica mercantile (secoli XVI-XVIII)

ZANINI, ANDREA
2017-01-01

Abstract

Il saggio vuole sottolineare come la figura degli uomini d’affari ebraici venga proposta all’interno dei manuali di aritmetica mercantile pubblicati in Italia tra Cinque e Settecento. Nonostante si tratti di una letteratura tipicamente tecnica, spesso quasi asettica, è possibile comunque rintracciare un ricorso abbastanza frequente ad uno degli stereotipi più comuni legati agli operatori economici giudaici, ovvero quello dell’ebreo-usuraio, che viene introdotto ora per stigmatizzare una pratica ritenuta illecita, ora per poter illustrare con maggiore ampiezza e dovizia di particolari una pratica di fatto ampiamente diffusa a tutti i livelli.
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