Di tutto il tempo che viviamo quello che ci sembra più prezioso e fuggevole è il tempo libero. In questa ottica, anche un oggetto come la barca, ritenuta per lo più un lusso inutile, acquista una sua ragion d’essere. Il designer può fare di un prodotto da sogno un oggetto reale. L’oggetto barca ha avuto un’evoluzione che dal semplice tronco d’albero scavato giunge alle imbarcazioni di oggi, veri oggetti da sogno. E sulla barca ognuno ha il suo ruolo preciso: il proprietario, spesso comandante egli stesso, protagonista della attività di bordo e della navigazione, i passeggeri che devono osservare regole precise se non vogliono trasformare la vita di bordo in una vacanza insopportabile. L’imbarcazione non rappresenta solo uno status symbol ma anche opportunità di lavoro e di guadagno per la nautica e per l’indotto, vetrina per il proprietario e mezzo di competizione sportiva. Ma è così difficile avere a disposizione una barca? Certo la barca si può acquistare per realizzare un sogno, ma la barca si può anche affittare, liberandosi dalle responsabilità di gestione e di trasferimento, dando la possibilità comunque di una vacanza piacevole. L’incontro tra psicologia e design entra in gioco nel progettare la barca, quando occorre integrare il costruttore con le sue competenze, l’armatore diportista con le sue aspettative, e il progettista con la sua creatività, che deve comunque mediare le esigenze del diportista e il costruttore. Il progettista fornisce un servizio perché non progetta la “sua” barca, ma deve far innamorare il diportista. L’esperienza in questo ambito consente di individuare con maggiore efficacia le caratteristiche della barca del futuro: si tratta di minimizzare consumi e i residui delle materie prime; ottimizzare la fase di costruzione; curare la dismissione del prodotto e il riciclo dei suoi componenti. Al di là di queste esigenze pratiche, in futuro il designer dovrà soprattutto essere creatore di sogni e non semplice ideatore di fantasia.

RIFLESSIONI SUL DESIGN DEL PRODOTTO-IMBARCAZIONE: EQUILIBRISMI FRA EMOZIONE E RAGIONE PER SODDISFARE I SOGNI DI UNA COMMITTENZA VISIONARIA

SALE MUSIO, MASSIMO
2017-01-01

Abstract

Di tutto il tempo che viviamo quello che ci sembra più prezioso e fuggevole è il tempo libero. In questa ottica, anche un oggetto come la barca, ritenuta per lo più un lusso inutile, acquista una sua ragion d’essere. Il designer può fare di un prodotto da sogno un oggetto reale. L’oggetto barca ha avuto un’evoluzione che dal semplice tronco d’albero scavato giunge alle imbarcazioni di oggi, veri oggetti da sogno. E sulla barca ognuno ha il suo ruolo preciso: il proprietario, spesso comandante egli stesso, protagonista della attività di bordo e della navigazione, i passeggeri che devono osservare regole precise se non vogliono trasformare la vita di bordo in una vacanza insopportabile. L’imbarcazione non rappresenta solo uno status symbol ma anche opportunità di lavoro e di guadagno per la nautica e per l’indotto, vetrina per il proprietario e mezzo di competizione sportiva. Ma è così difficile avere a disposizione una barca? Certo la barca si può acquistare per realizzare un sogno, ma la barca si può anche affittare, liberandosi dalle responsabilità di gestione e di trasferimento, dando la possibilità comunque di una vacanza piacevole. L’incontro tra psicologia e design entra in gioco nel progettare la barca, quando occorre integrare il costruttore con le sue competenze, l’armatore diportista con le sue aspettative, e il progettista con la sua creatività, che deve comunque mediare le esigenze del diportista e il costruttore. Il progettista fornisce un servizio perché non progetta la “sua” barca, ma deve far innamorare il diportista. L’esperienza in questo ambito consente di individuare con maggiore efficacia le caratteristiche della barca del futuro: si tratta di minimizzare consumi e i residui delle materie prime; ottimizzare la fase di costruzione; curare la dismissione del prodotto e il riciclo dei suoi componenti. Al di là di queste esigenze pratiche, in futuro il designer dovrà soprattutto essere creatore di sogni e non semplice ideatore di fantasia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/861914
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