L’opera s’incentra sulla traduzione italiana della commedia shakespeariana The Two Gentlemen of Verona, preceduta da un’ampia introduzione e corredata da un apparato di oltre 180 note di commento, cui si aggiungono le note filologiche e le varianti al testo inglese. La traduzione, in prosa, mira in particolare a preservare l’immediatezza comica e l’efficacia pragmatica del testo sorgente, nell’ottica di favorire l’eventuale rappresentazione scenica del testo. Il testo inglese a fronte permette un costante dialogo tra la commedia in inglese e la sua traduzione. L’introduzione presenta una nota di presentazione della commedia, notizie sulla data e sulla trasmissione del testo, le sue fonti, un riassunto della vicenda, un excursus sulle prospettive critiche esistenti e un’analisi critica dell’autrice, cenni circa la fortuna della commedia sulle scene e sullo schermo, nonché una sezione bibliografica che illustra i principali testi di riferimento per la commedia e le principali traduzioni italiane esistenti. Le note di commento rappresentano un contributo delicato e importante, in quanto, partendo da questioni puntuali sollecitate dal testo tradotto, rendono ragione di questioni linguistiche e traduttive di ampio respiro, dei riferimenti e delle allusioni intertestuali e spiegano eventuali ambiguità e difficoltà interpretative. I due gentiluomini di Verona si colloca nel secondo volume, dedicato alle commedie, dell’opera Tutte le opere di William Shakespeare, che presentando la produzione completa del Bardo con un ampio corpus critico e analitico, mira a rappresentare un’opera di riferimento nel panorama contemporaneo.
The Two Gentlemen of Verona / I due gentiluomini di Verona. Testo inglese a cura di Stanley Wells. Nota introduttiva, traduzione e note di Ilaria Rizzato. In Tutte le opere di William Shakespeare. Volume II. Le commedie. Coordinamento generale di Franco Marenco.
RIZZATO, ILARIA
2015-01-01
Abstract
L’opera s’incentra sulla traduzione italiana della commedia shakespeariana The Two Gentlemen of Verona, preceduta da un’ampia introduzione e corredata da un apparato di oltre 180 note di commento, cui si aggiungono le note filologiche e le varianti al testo inglese. La traduzione, in prosa, mira in particolare a preservare l’immediatezza comica e l’efficacia pragmatica del testo sorgente, nell’ottica di favorire l’eventuale rappresentazione scenica del testo. Il testo inglese a fronte permette un costante dialogo tra la commedia in inglese e la sua traduzione. L’introduzione presenta una nota di presentazione della commedia, notizie sulla data e sulla trasmissione del testo, le sue fonti, un riassunto della vicenda, un excursus sulle prospettive critiche esistenti e un’analisi critica dell’autrice, cenni circa la fortuna della commedia sulle scene e sullo schermo, nonché una sezione bibliografica che illustra i principali testi di riferimento per la commedia e le principali traduzioni italiane esistenti. Le note di commento rappresentano un contributo delicato e importante, in quanto, partendo da questioni puntuali sollecitate dal testo tradotto, rendono ragione di questioni linguistiche e traduttive di ampio respiro, dei riferimenti e delle allusioni intertestuali e spiegano eventuali ambiguità e difficoltà interpretative. I due gentiluomini di Verona si colloca nel secondo volume, dedicato alle commedie, dell’opera Tutte le opere di William Shakespeare, che presentando la produzione completa del Bardo con un ampio corpus critico e analitico, mira a rappresentare un’opera di riferimento nel panorama contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.