Segni (nel design) di Dio

The book collects the contributions for the “Day of Studies”, with the same title, held in Genoa on 11/05/2016. The essay investigates and explores, in the post-modern cultural scenario of today, the role and the belonging of objects related to the three monotheistic religions. In a global society, where everything seems to be appearance, are the products still able to express themselves for their intrinsic values as signs of another will, with an afflatus towards something superior? Nonetheless, do symbols designed, bought, used only talk about what they are or do they tell us of how we are? The answer is to be found, sometimes, in the high emotional value that these material expressions have as forms of intangible values, some other times, simply in mere displays of consumerism: even if the symbols remain unchanged they cannot elude the affiliation to a time and to a place.

Il libro raccoglie i contributi per la “Giornata di Studi”, dall’omonimo titolo tenutasi a Genova presso il DSA in data 11/05/0216. Il testo si interroga ed esplora, nel post-moderno panorama culturale dell’oggi, il ruolo e l’appartenenza degli oggetti legati alle tre religioni monoteiste. In una società globale, dove ogni cosa sembra essere apparenza, possono ancora i prodotti esprimersi per i loro valori intrinseci come segni di una volontà altra, con un afflato verso qualcosa di superiore? Nondimeno, i simboli progettati, acquistati, usati parlano solo di ciò che sono o raccontano anche di come siamo? La risposta è da ricercare, talvolta, nell’alto valore emozionale che queste espressioni materiali hanno come forme di valori intangibili, talaltra, semplicemente in mere manifestazioni di consumismo: anche se i simboli rimangono immutati non possono eludere l’appartenenza a un tempo e a un luogo.