Disegnare l’apparentemente invisibile è uno dei compiti dei processi di valutazione ambientale, al fine di rendere evidente la vocazione di un territorio e la sua suscettibilità alla trasformazione. Un territorio può essere visto e analizzato secondo diverse chiavi interpretative, ciascuna parziale e non sempre tale da permettere il rilievo delle potenzialità e delle criticità presenti. Le tecniche di valutazione ambientale applicano l’approccio esigenziale-prestazionale alla scala territoriale. La pianificazione dell’uso del territorio non può essere solo frutto della contrattazione politica con la parte imprenditoriale. Il territorio non è un supporto indifferenziato ma è fortemente caratterizzato da elementi che possono rendere più o meno conveniente e interessante l’insediamento di attività antropiche. Le carte tematiche, se interfacciate alla rappresentazione delle previsioni d’uso, possono rivelare segni apparentemente invisibili in grado di stimolare o vincolare l’attività umana. Il ridisegno del territorio secondo filtri tematici è un utile esercizio di raffronto tra rappresentazione delle esigenze di una comunità (le previsioni) e le prestazioni che il territorio può fornire, definendo i punti di utile incrocio.
I segni invisibili: suscettibilità trasformativa del territorio e valutazione ambientale
MAGLIOCCO, ADRIANO
2016-01-01
Abstract
Disegnare l’apparentemente invisibile è uno dei compiti dei processi di valutazione ambientale, al fine di rendere evidente la vocazione di un territorio e la sua suscettibilità alla trasformazione. Un territorio può essere visto e analizzato secondo diverse chiavi interpretative, ciascuna parziale e non sempre tale da permettere il rilievo delle potenzialità e delle criticità presenti. Le tecniche di valutazione ambientale applicano l’approccio esigenziale-prestazionale alla scala territoriale. La pianificazione dell’uso del territorio non può essere solo frutto della contrattazione politica con la parte imprenditoriale. Il territorio non è un supporto indifferenziato ma è fortemente caratterizzato da elementi che possono rendere più o meno conveniente e interessante l’insediamento di attività antropiche. Le carte tematiche, se interfacciate alla rappresentazione delle previsioni d’uso, possono rivelare segni apparentemente invisibili in grado di stimolare o vincolare l’attività umana. Il ridisegno del territorio secondo filtri tematici è un utile esercizio di raffronto tra rappresentazione delle esigenze di una comunità (le previsioni) e le prestazioni che il territorio può fornire, definendo i punti di utile incrocio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
13-I segni invisibili.pdf
accesso chiuso
Descrizione: Articolo
Tipologia:
Documento in versione editoriale
Dimensione
4.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.86 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.