L’esperienza di fruizione dei Beni Culturali di persona è destinata a cambiare profondamente così come la loro comunicazione online. Nell’incertezza, è importante recuperare un poco del tempo perduto e digitalizzare, allo scopo di archiviare e di preservare. Dal tempo, dall’Uomo. Ma anche dalla rivoluzione digitale stessa. Non è detto infatti che i Beni Culturali non siano in futuro completamente stravolti dalla rivoluzione o dai suoi effetti collaterali. Le loro stesse modalità di fruizione sono specchio dei nostri tempi e espressione della cultura umana predigitale. Il Louvre, il Colosseo, la Haka Māori, sopravvivranno così come li conosciamo alla condivisione globale, alla messa in rete, alla fusione, alla rielaborazione, all’ibridazione? Quanto saranno trasformati (anche in positivo) dalla partecipazione e dal coinvolgimento di un’umanità intera che potrà, in qualche modo, fruirli, sperimentarli e costruire una porzione della propria identità individuale e collettiva sulla scorta di tali esperienze? Che ruolo giocherà l’evoluzione dell’educazione formale e strutturata e come si intersecherà con quella informale e non strutturata della fruizione dei Beni Culturali?

Scenari di rivoluzione digitale dei Beni Culturali

VIAN, ANDREA
2015-01-01

Abstract

L’esperienza di fruizione dei Beni Culturali di persona è destinata a cambiare profondamente così come la loro comunicazione online. Nell’incertezza, è importante recuperare un poco del tempo perduto e digitalizzare, allo scopo di archiviare e di preservare. Dal tempo, dall’Uomo. Ma anche dalla rivoluzione digitale stessa. Non è detto infatti che i Beni Culturali non siano in futuro completamente stravolti dalla rivoluzione o dai suoi effetti collaterali. Le loro stesse modalità di fruizione sono specchio dei nostri tempi e espressione della cultura umana predigitale. Il Louvre, il Colosseo, la Haka Māori, sopravvivranno così come li conosciamo alla condivisione globale, alla messa in rete, alla fusione, alla rielaborazione, all’ibridazione? Quanto saranno trasformati (anche in positivo) dalla partecipazione e dal coinvolgimento di un’umanità intera che potrà, in qualche modo, fruirli, sperimentarli e costruire una porzione della propria identità individuale e collettiva sulla scorta di tali esperienze? Che ruolo giocherà l’evoluzione dell’educazione formale e strutturata e come si intersecherà con quella informale e non strutturata della fruizione dei Beni Culturali?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/829786
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