Il progetto è risultato vincitore di un concorso internazionale a inviti nel 2011. Christiano Lepratti è l'autore che si è occupato degli aspetti sostenibili del progetto applicati alla progettazione (in particolare la relazione tra forma e prestazione, analisi dei tipi tradizionali, strategie energetico-efficienti, mobilità alternativa). La richiesta dell’ente banditore era di progettare la Eco City Dao Viet come città del futuro, da proporre per gli anni a venire come esempio e punto di riferimento, un modello urbano di pianificazione sostenibile, capace di distinguersi per qualità progettuale, innovazione e capacità d' interpretazione del contesto. Il concorso a inviti è stato bandito dalla Petrovietnam (ente nazionale dell'energia vietnamita) nel 2011 per una città di 30.000 abitanti con una superficie complessiva di 788 ettari, sul Delta del Fiume Rosso, di fronte alla Baia di HA Long, area protetta dall’Unesco. Considerata la fragilità dell’ecosistema e le ambizioni della proposta, la definizione Eco si giustifica in relazione alle alte prestazioni richieste in termini di impatto ambientale: zero emissioni di anidride carbonica, 100 % di riciclo dei rifiuti, 100% di energie rinnovabili. La sfida di progetto consisteva quindi nell’individuare la migliore corrispondenza tra le funzioni richieste dal bando e le prestazioni ed esigenze di una città capace di interpretare un modello ideale, con pochi riferimenti nel presente, ben oltre le richieste prestazionali della comunità internazionale, come gli obiettivi fissati dalla comunità europea per il 2020 (che rappresenta uno dei programmi più ambiziosi a scala planetaria di conversione delle risorse fossili). Il successo della proposta è da attribuirsi alla capacità del progetto di Individuare un linguaggio architettonico adeguato e un repertorio adatto a interpretare e a dare forma a un programma così complesso.
Eco City Dao Viet
Lepratti, Christiano
2011-01-01
Abstract
Il progetto è risultato vincitore di un concorso internazionale a inviti nel 2011. Christiano Lepratti è l'autore che si è occupato degli aspetti sostenibili del progetto applicati alla progettazione (in particolare la relazione tra forma e prestazione, analisi dei tipi tradizionali, strategie energetico-efficienti, mobilità alternativa). La richiesta dell’ente banditore era di progettare la Eco City Dao Viet come città del futuro, da proporre per gli anni a venire come esempio e punto di riferimento, un modello urbano di pianificazione sostenibile, capace di distinguersi per qualità progettuale, innovazione e capacità d' interpretazione del contesto. Il concorso a inviti è stato bandito dalla Petrovietnam (ente nazionale dell'energia vietnamita) nel 2011 per una città di 30.000 abitanti con una superficie complessiva di 788 ettari, sul Delta del Fiume Rosso, di fronte alla Baia di HA Long, area protetta dall’Unesco. Considerata la fragilità dell’ecosistema e le ambizioni della proposta, la definizione Eco si giustifica in relazione alle alte prestazioni richieste in termini di impatto ambientale: zero emissioni di anidride carbonica, 100 % di riciclo dei rifiuti, 100% di energie rinnovabili. La sfida di progetto consisteva quindi nell’individuare la migliore corrispondenza tra le funzioni richieste dal bando e le prestazioni ed esigenze di una città capace di interpretare un modello ideale, con pochi riferimenti nel presente, ben oltre le richieste prestazionali della comunità internazionale, come gli obiettivi fissati dalla comunità europea per il 2020 (che rappresenta uno dei programmi più ambiziosi a scala planetaria di conversione delle risorse fossili). Il successo della proposta è da attribuirsi alla capacità del progetto di Individuare un linguaggio architettonico adeguato e un repertorio adatto a interpretare e a dare forma a un programma così complesso.File | Dimensione | Formato | |
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