Pubblicati nello stesso anno della terza edizione dello Stato rustico (1613), Gl’indovini pastori sono composti in occasione del genetliaco di Alderano Cibo Malaspina, figlio di Carlo, marchese di Carrara, la cui nascita era stata celebrata da Tasso in alcuni sonetti per la gravidanza di Marfisa d’Este. L’ambientazione pastorale già propria dello Stato rustico riguarda ora il paesaggio marmoreo delle Alpi Apuane, nel quale i due pastori Florindo e Aurillo cantano le future glorie di Alderano. L’allusione al genere dell’egloga è accompagnata da una scelta metrica insolita, che suddivide l’opera in settanta stanze di endecasillabi e settenari. L’elaborazione retorica incide soprattutto sulla dispositio del testo poetico e propone metafore che si dilatano per più pagine attraverso concatenazioni di analogie argute. In particolare, la rappresentazione della nascita di Alderano secondo le potenzialità metaforiche della rosa e del sole, unita ad altre descrizioni di elementi naturali, colloca l’opera in continuità con la sperimentazione avviata nello Stato rustico e propone alcuni motivi con cui si confronterà anche Marino nell’Adone.

Appunti sugli "Indovini pastori" di Giovan Vincenzo Imperiali

BELTRAMI, LUCA
2014-01-01

Abstract

Pubblicati nello stesso anno della terza edizione dello Stato rustico (1613), Gl’indovini pastori sono composti in occasione del genetliaco di Alderano Cibo Malaspina, figlio di Carlo, marchese di Carrara, la cui nascita era stata celebrata da Tasso in alcuni sonetti per la gravidanza di Marfisa d’Este. L’ambientazione pastorale già propria dello Stato rustico riguarda ora il paesaggio marmoreo delle Alpi Apuane, nel quale i due pastori Florindo e Aurillo cantano le future glorie di Alderano. L’allusione al genere dell’egloga è accompagnata da una scelta metrica insolita, che suddivide l’opera in settanta stanze di endecasillabi e settenari. L’elaborazione retorica incide soprattutto sulla dispositio del testo poetico e propone metafore che si dilatano per più pagine attraverso concatenazioni di analogie argute. In particolare, la rappresentazione della nascita di Alderano secondo le potenzialità metaforiche della rosa e del sole, unita ad altre descrizioni di elementi naturali, colloca l’opera in continuità con la sperimentazione avviata nello Stato rustico e propone alcuni motivi con cui si confronterà anche Marino nell’Adone.
2014
9788890790546
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