Nel triennio 2010-2013 un gruppo di ricercatori appartenenti a Istituzioni diverse collocate in differenti aree geografiche italiane, partecipando al progetto CCM EpiAir2, ha dato testimonianza del fatto che è possibile consolidare quella tanto desiderata collaborazione e integrazione tra competenze sanitarie e ambientali del nostro Paese necessaria per portare a termine ricerche in questo ambito. Le ricadute sanitarie stimabili per l’esposizione ai livelli di inquinamento atmosferico registrati nella aree urbane continuano a costituire infatti un problema rilevante di sanità pubblica di cui continuare a occuparsi, in Italia e in Europa. L’attenzione rimane alta, nonostante le lievi tendenze di miglioramento nella qualità dell’aria di alcune aree italiane, motivo che aveva indotto il Ministero (tramite il CCM) a finanziare la prosecuzione del progetto di sorveglianza e monitoraggio EpiAir, che ha coinvolto nella seconda edizione un più ampio numero di città (15 in più rispetto alle 10 della precedente edizione), un numero maggiore di Enti e ricercatori, portando alla costituzione di un gruppo collaborativo dedicato all’approfondimento delle relazioni che legano inquinamento dell’aria e salute, che rappresenta oggi un patrimonio culturale e di competenze prezioso per il nostro Paese. In questo contesto, viene integrato e aggiornato quindi con nuove conoscenze disponibili il contenuto del Quaderno di Epidemiologia&Prevenzione su Inquinamento atmosferico e salute umana che gli autori già nel 2009 avevano espressamente rivolto agli operatori di sanità pubblica, ai quali era stato fornito come una utile guida per orientarsi nella lettura e interpretazione di studi ambientali, tossicologici ed epidemiologici sul tema.

Inquinamento atmosferico e salute umana - II ed.

VERCELLI, MARINA
2013-01-01

Abstract

Nel triennio 2010-2013 un gruppo di ricercatori appartenenti a Istituzioni diverse collocate in differenti aree geografiche italiane, partecipando al progetto CCM EpiAir2, ha dato testimonianza del fatto che è possibile consolidare quella tanto desiderata collaborazione e integrazione tra competenze sanitarie e ambientali del nostro Paese necessaria per portare a termine ricerche in questo ambito. Le ricadute sanitarie stimabili per l’esposizione ai livelli di inquinamento atmosferico registrati nella aree urbane continuano a costituire infatti un problema rilevante di sanità pubblica di cui continuare a occuparsi, in Italia e in Europa. L’attenzione rimane alta, nonostante le lievi tendenze di miglioramento nella qualità dell’aria di alcune aree italiane, motivo che aveva indotto il Ministero (tramite il CCM) a finanziare la prosecuzione del progetto di sorveglianza e monitoraggio EpiAir, che ha coinvolto nella seconda edizione un più ampio numero di città (15 in più rispetto alle 10 della precedente edizione), un numero maggiore di Enti e ricercatori, portando alla costituzione di un gruppo collaborativo dedicato all’approfondimento delle relazioni che legano inquinamento dell’aria e salute, che rappresenta oggi un patrimonio culturale e di competenze prezioso per il nostro Paese. In questo contesto, viene integrato e aggiornato quindi con nuove conoscenze disponibili il contenuto del Quaderno di Epidemiologia&Prevenzione su Inquinamento atmosferico e salute umana che gli autori già nel 2009 avevano espressamente rivolto agli operatori di sanità pubblica, ai quali era stato fornito come una utile guida per orientarsi nella lettura e interpretazione di studi ambientali, tossicologici ed epidemiologici sul tema.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/810183
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