In Italia, tra il 1915 e il 1918, i fronti di guerra furono attraversati da un flusso ininterrotto di lettere e cartoline spedite dai soldati ai familiari e da casa al fronte (nel caso italiano una movimentazione di circa quattro miliardi di missive in oltre tre anni di guerra). L’immediata esigenza di raccogliere le testimonianze epistolari dei combattenti, per i quali la Grande Guerra rappresentò l’evento-cardine dell’esistenza, rivelò precoci processi di monumentalizzazione e museificazione di un conflitto propagandato come atto conclusivo dell’unificazione nazionale: a partire dal 1915 il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento e successivamente l’Ufficio Storiografico della Mobilitazione si fecero così promotori, insieme ad istituzioni sorte a livello locale, di iniziative di raccolta di ogni tipo di documento relativo alla guerra in corso, tra cui le scritture dei soldati, in particolare dei caduti. Tali testi, spesso oggetto di una strumentale messa in posa, cominciarono a trasformarsi idealmente da documenti cartacei a monumenti di pietra edificati a scopi celebrativi, al fine di creare un corale e patriottico racconto di una guerra combattuta da tanta gente comune in gran parte estranea alle ragioni del conflitto.

Lettere scolpite: monumentalizzazione epistolare dei caduti italiani nella Prima guerra mondiale

CAFFARENA, FABIO
2014-01-01

Abstract

In Italia, tra il 1915 e il 1918, i fronti di guerra furono attraversati da un flusso ininterrotto di lettere e cartoline spedite dai soldati ai familiari e da casa al fronte (nel caso italiano una movimentazione di circa quattro miliardi di missive in oltre tre anni di guerra). L’immediata esigenza di raccogliere le testimonianze epistolari dei combattenti, per i quali la Grande Guerra rappresentò l’evento-cardine dell’esistenza, rivelò precoci processi di monumentalizzazione e museificazione di un conflitto propagandato come atto conclusivo dell’unificazione nazionale: a partire dal 1915 il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento e successivamente l’Ufficio Storiografico della Mobilitazione si fecero così promotori, insieme ad istituzioni sorte a livello locale, di iniziative di raccolta di ogni tipo di documento relativo alla guerra in corso, tra cui le scritture dei soldati, in particolare dei caduti. Tali testi, spesso oggetto di una strumentale messa in posa, cominciarono a trasformarsi idealmente da documenti cartacei a monumenti di pietra edificati a scopi celebrativi, al fine di creare un corale e patriottico racconto di una guerra combattuta da tanta gente comune in gran parte estranea alle ragioni del conflitto.
2014
9788416133147
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/706376
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