Il volume, pubblicato nell'ambito del PRIN "Per i 150 anni dell'Unità, 1861-2011" (Unità locale dell'Università di Genova sull'"Officina culturale e letteraria dell'età mazziniana, 1815-1875", diretta dall'autore), raccoglie sette saggi (sei editi, qui rielaborati, e uno inedito) sulla letteratura risorgimentale e in particolare sul genere del "romanzo storico", fin dai suoi esordi negli anni Venti e Trenta dell'Ottocento, al centro degli interessi e dei dibattiti di letterati, intellettuali e politici. Le posizioni critiche di un ideologo come Giuseppe Mazzini (entusiasta per la Battaglia di Benevento, per la ventisettana dei Promessi sposi e poi per il Marco Visconti, ma pronto a rilevare la crisi degli anni Quaranta e a rivolgersi Oltralpe), fanno da guida nel percorso che conduce alla svolta più realistica e borghese dei romanzi storici che di poco precedono o seguono l'Unità d'Italia, a partire dal capolavoro di Nievo, Le confessioni d'un italiano, e dalla particolare produzione di un esule come Giovanni Ruffini, romanziere risorgimentale italiano in lingua inglese. Sullo sfondo del volume si muove il mito di Garibaldi e delle camicie rosse, presente in molte opere e con diverse funzioni, ma ormai rivissuto con sofferto disincanto nel "romanzo dei Mille" di Giuseppe Cesare Abba.
Viva Garibaldi! Realtà, eroismo e mitologia nella letteratura del Risorgimento
MARINI, QUINTO
2012-01-01
Abstract
Il volume, pubblicato nell'ambito del PRIN "Per i 150 anni dell'Unità, 1861-2011" (Unità locale dell'Università di Genova sull'"Officina culturale e letteraria dell'età mazziniana, 1815-1875", diretta dall'autore), raccoglie sette saggi (sei editi, qui rielaborati, e uno inedito) sulla letteratura risorgimentale e in particolare sul genere del "romanzo storico", fin dai suoi esordi negli anni Venti e Trenta dell'Ottocento, al centro degli interessi e dei dibattiti di letterati, intellettuali e politici. Le posizioni critiche di un ideologo come Giuseppe Mazzini (entusiasta per la Battaglia di Benevento, per la ventisettana dei Promessi sposi e poi per il Marco Visconti, ma pronto a rilevare la crisi degli anni Quaranta e a rivolgersi Oltralpe), fanno da guida nel percorso che conduce alla svolta più realistica e borghese dei romanzi storici che di poco precedono o seguono l'Unità d'Italia, a partire dal capolavoro di Nievo, Le confessioni d'un italiano, e dalla particolare produzione di un esule come Giovanni Ruffini, romanziere risorgimentale italiano in lingua inglese. Sullo sfondo del volume si muove il mito di Garibaldi e delle camicie rosse, presente in molte opere e con diverse funzioni, ma ormai rivissuto con sofferto disincanto nel "romanzo dei Mille" di Giuseppe Cesare Abba.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.