Nel 1923 il Comune bandì un concorso che prevedeva nella vicina piazza Verdi un intervento edilizio e nella piazza di Francia (odierna piazza della Vittoria) una sistemazione a giardino dotato di arena, stadium o teatro all’aperto, piscina e monumento ai caduti. Il concorso fu vinto da Marcello Piacentini ma nel 1924 il Corriere Mercantile, importante giornale della città, bandì, in occasione del suo primo centenario, un nuovo concorso che contemplava la sistemazione artistica della piazza (con monumento ai caduti) e la copertura dell’attiguo torrente Bisagno. Il concorso per il monumento ebbe una vicenda parallela e fu vinto nuovamente da Piacentini in collaborazione con lo scultore Arturo Dazzi che, dal 1927 al 1931, realizzò l’arco della piazza. Un’opera che all’epoca non ottenne il consenso della cittadinanza. Nel 1927-28 l’Ufficio Comunale, recependo i suggerimenti emersi dai partecipanti al nuovo concorso, modificò l’impostazione precedente destinando piazza Verdi a giardini e piazza di Francia all’edificazione di sei edifici con una sistemazione centrale a giardino e sullo sfondo, verso il mare, un grande edificio a destinazione pubblica. Nel 1928 fu iniziata la copertura del torrente Bisagno e, in seguito all’approvazione, nel 1932, del Piano Regolatore delle zone centrali della città furono introdotti sullo sfondo, verso il mare, due edifici minori (gli attuali Liceo Andrea Doria e Questura) con al centro un’area a verde di collegamento con il colle di Carignano.

Piazza della Vittoria - Genova

DE MAESTRI, SARA;VECCHIATTINI, RITA
2007-01-01

Abstract

Nel 1923 il Comune bandì un concorso che prevedeva nella vicina piazza Verdi un intervento edilizio e nella piazza di Francia (odierna piazza della Vittoria) una sistemazione a giardino dotato di arena, stadium o teatro all’aperto, piscina e monumento ai caduti. Il concorso fu vinto da Marcello Piacentini ma nel 1924 il Corriere Mercantile, importante giornale della città, bandì, in occasione del suo primo centenario, un nuovo concorso che contemplava la sistemazione artistica della piazza (con monumento ai caduti) e la copertura dell’attiguo torrente Bisagno. Il concorso per il monumento ebbe una vicenda parallela e fu vinto nuovamente da Piacentini in collaborazione con lo scultore Arturo Dazzi che, dal 1927 al 1931, realizzò l’arco della piazza. Un’opera che all’epoca non ottenne il consenso della cittadinanza. Nel 1927-28 l’Ufficio Comunale, recependo i suggerimenti emersi dai partecipanti al nuovo concorso, modificò l’impostazione precedente destinando piazza Verdi a giardini e piazza di Francia all’edificazione di sei edifici con una sistemazione centrale a giardino e sullo sfondo, verso il mare, un grande edificio a destinazione pubblica. Nel 1928 fu iniziata la copertura del torrente Bisagno e, in seguito all’approvazione, nel 1932, del Piano Regolatore delle zone centrali della città furono introdotti sullo sfondo, verso il mare, due edifici minori (gli attuali Liceo Andrea Doria e Questura) con al centro un’area a verde di collegamento con il colle di Carignano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/543066
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