Introduzione Le nostre comunità negli ultimi anni hanno subito profonde trasformazioni legate ai processi migratori soprattutto dal punto di vista delle relazioni e della convivenza tra gruppi diversi La diversità culturale può essere considerata una risorsa preziosa per le società attuali ma anche essere fonte di conflitto tra gruppi e aumentare atteggiamenti di pregiudizio nei confronti delle persone immigrate: emerge sempre più, nel contesto italiano, la necessità di costruire una società interculturale (Mantovani, 2004; Leone, 2011) a fronte di una stereotipizzazione negativa degli immigrati (Volpato e Durante, 2010). Donnell e Tharp (2011) sottolineano la necessità di integrare i concetti di cultura e comunità in una psicologia culturale di comunità che consideri in maniera sempre più estesa le dimensioni contestuali e relazionali implicate nell’analisi dei fenomeni migratori. In ambito internazionale (Karasz, Singelis, 2009) ma anche nazionale emerge il ruolo importante che le metodologie qualitative possono avere nello studio della migrazione (De Fina, 2007) e nello studio della società multiculturale (Dovigo, 2005). In particolare il Photovoice (Wang, 1999), metodologia qualitativa di ricerca azione partecipata (PAR) permette alle persone coinvolte di identificare e rappresentare con la fotografia la propria quotidianità e promuovere un cambiamento personale e della comunità attraverso il confronto e la discussione in gruppo delle risorse e delle criticità che la comunità offre. Lo strumento del Photovoice sembra acquisire un ruolo privilegiato per lo studio e la partecipazione alle tematiche della migrazione e dell’integrazione. Obiettivi e Metodi Un primo obiettivo del presente lavoro è quello di far partecipare i giovani adulti ad un progetto di ricerca partecipata che insegni loro il metodo del photovoice (Nechekles et al., 2007). Un secondo obiettivo è quello di far rappresentare, attraverso la fotografia, le risorse e le criticità della migrazione nei diversi territori oggetto d’indagine. Un terzo obiettivo è la promozione di gruppi critici di discussione per riflettere e risolvere questioni rilevanti rispetto ai processi di integrazione e acculturazione. Sono stati coinvolti circa 100 giovani adulti formati all’uso del photovoice abitanti su tutto il territorio ligure. Sono stati costituiti 10 gruppi territoriali caratterizzati da livelli socioculturali, di genere e formazione diversificati. Conclusioni Il Photovoice ha permesso ai giovani di esprimere la loro opinione e riflettere sia a livello individuale sia di gruppo sulle tematiche oggetto d’indagine e di proporre iniziative per affrontare, facilitare e promuovere i processi d’integrazione. Sembra, pertanto, uno strumento in grado di coinvolgere i partecipanti sui temi della migrazione e farli divenire costruttori attivi di cambiamento sociale.
Risorse e criticità della migrazione: il punto di vista delle giovani generazioni
RANIA, NADIA;MIGLIORINI, LAURA;REBORA, STEFANIA
2012-01-01
Abstract
Introduzione Le nostre comunità negli ultimi anni hanno subito profonde trasformazioni legate ai processi migratori soprattutto dal punto di vista delle relazioni e della convivenza tra gruppi diversi La diversità culturale può essere considerata una risorsa preziosa per le società attuali ma anche essere fonte di conflitto tra gruppi e aumentare atteggiamenti di pregiudizio nei confronti delle persone immigrate: emerge sempre più, nel contesto italiano, la necessità di costruire una società interculturale (Mantovani, 2004; Leone, 2011) a fronte di una stereotipizzazione negativa degli immigrati (Volpato e Durante, 2010). Donnell e Tharp (2011) sottolineano la necessità di integrare i concetti di cultura e comunità in una psicologia culturale di comunità che consideri in maniera sempre più estesa le dimensioni contestuali e relazionali implicate nell’analisi dei fenomeni migratori. In ambito internazionale (Karasz, Singelis, 2009) ma anche nazionale emerge il ruolo importante che le metodologie qualitative possono avere nello studio della migrazione (De Fina, 2007) e nello studio della società multiculturale (Dovigo, 2005). In particolare il Photovoice (Wang, 1999), metodologia qualitativa di ricerca azione partecipata (PAR) permette alle persone coinvolte di identificare e rappresentare con la fotografia la propria quotidianità e promuovere un cambiamento personale e della comunità attraverso il confronto e la discussione in gruppo delle risorse e delle criticità che la comunità offre. Lo strumento del Photovoice sembra acquisire un ruolo privilegiato per lo studio e la partecipazione alle tematiche della migrazione e dell’integrazione. Obiettivi e Metodi Un primo obiettivo del presente lavoro è quello di far partecipare i giovani adulti ad un progetto di ricerca partecipata che insegni loro il metodo del photovoice (Nechekles et al., 2007). Un secondo obiettivo è quello di far rappresentare, attraverso la fotografia, le risorse e le criticità della migrazione nei diversi territori oggetto d’indagine. Un terzo obiettivo è la promozione di gruppi critici di discussione per riflettere e risolvere questioni rilevanti rispetto ai processi di integrazione e acculturazione. Sono stati coinvolti circa 100 giovani adulti formati all’uso del photovoice abitanti su tutto il territorio ligure. Sono stati costituiti 10 gruppi territoriali caratterizzati da livelli socioculturali, di genere e formazione diversificati. Conclusioni Il Photovoice ha permesso ai giovani di esprimere la loro opinione e riflettere sia a livello individuale sia di gruppo sulle tematiche oggetto d’indagine e di proporre iniziative per affrontare, facilitare e promuovere i processi d’integrazione. Sembra, pertanto, uno strumento in grado di coinvolgere i partecipanti sui temi della migrazione e farli divenire costruttori attivi di cambiamento sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.