Il contributo si inserisce all’interno del dibattito sollevato, prendendo spunto da una recente esperienza condotta in collaborazione con il Comune di Genova: essa ha riguardato la redazione del Sustainable Energy Action Plan, come opportunità di riflessione ad ampio spettro sulle tematiche affrontate dalla pianificazione energetica e dai suoi strumenti. Il presente contributo, pur partendo dall’esperienza genovese, propone le sue riflessioni alla luce di due interessanti quesiti proposti nel position paper che ha dato avvio al dibattito: il trasferimento delle strategie per l’efficienza energetica dalle direttive comunitarie alla governance locale e, in ultima analisi, sulla candidatura dell’efficienza energetica al rango di politica urbana. L’articolazione dei contenuti del contributo seguirà l’impostazione seguente. In una prima parte verranno esposti i presupposti e le criticità che il paper intende trattare, facendo riferimento all’inquadramento normativo nazionale e ad un background condiviso di esperienze a livello europeo, compresa quella del Covenant of Mayors. Nella seconda, prendendo spunto dal SEAP del caso genovese, l’articolo intende proporre una riflessione più generale sul ruolo di tale strumento all’interno dell’ordinamento pianificatorio/programmatorio italiano. Un terza sezione tratterà gli ultimi sviluppi del SEAP genovese: le innovazioni, le criticità e le recenti fasi di impostazione del monitoraggio delle azioni. Le considerazioni conclusive contribuiranno a rispondere agli interrogativi esposti nella sezione 1 in considerazione dell'evolversi delle politiche energetiche urbane (e non solo) a livello nazionale e comunitario.

APPROCCI ALLA GOVERNANCE ENERGETICA. IL SEAP DI GENOVA

DELPONTE, ILARIA
2012-01-01

Abstract

Il contributo si inserisce all’interno del dibattito sollevato, prendendo spunto da una recente esperienza condotta in collaborazione con il Comune di Genova: essa ha riguardato la redazione del Sustainable Energy Action Plan, come opportunità di riflessione ad ampio spettro sulle tematiche affrontate dalla pianificazione energetica e dai suoi strumenti. Il presente contributo, pur partendo dall’esperienza genovese, propone le sue riflessioni alla luce di due interessanti quesiti proposti nel position paper che ha dato avvio al dibattito: il trasferimento delle strategie per l’efficienza energetica dalle direttive comunitarie alla governance locale e, in ultima analisi, sulla candidatura dell’efficienza energetica al rango di politica urbana. L’articolazione dei contenuti del contributo seguirà l’impostazione seguente. In una prima parte verranno esposti i presupposti e le criticità che il paper intende trattare, facendo riferimento all’inquadramento normativo nazionale e ad un background condiviso di esperienze a livello europeo, compresa quella del Covenant of Mayors. Nella seconda, prendendo spunto dal SEAP del caso genovese, l’articolo intende proporre una riflessione più generale sul ruolo di tale strumento all’interno dell’ordinamento pianificatorio/programmatorio italiano. Un terza sezione tratterà gli ultimi sviluppi del SEAP genovese: le innovazioni, le criticità e le recenti fasi di impostazione del monitoraggio delle azioni. Le considerazioni conclusive contribuiranno a rispondere agli interrogativi esposti nella sezione 1 in considerazione dell'evolversi delle politiche energetiche urbane (e non solo) a livello nazionale e comunitario.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/502518
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