Eugenio Buonaccorsi Teatro e teatralità a Genova e in Liguria dall’epoca medievale al Novecento. Luigi Squarzina, condirettore e regista al teatro Stabile di Genova, mette in scena Il cerchio di gesso del Caucaso nel 1974. Il saggio analizza le motivazioni e le scelte di linguaggio di questo allestimento, partendo da una sintetica ricognizione intorno alla natura del dramma in questione, in cui viene messa in luce la complessa genesi, la triplice articolazione dell’azione, la problematicità del Prologo. Il lavoro del regista viene poi affrontato attraverso una lettura che ne evidenzia i tratti specifici e caratterizzanti. In particolare, si insiste su un principio di stilizzazione, acquisito dalla riflessione intorno al teatro orientale. Ma nell’’insieme, lo spettacolo appare inserirsi nella tendenza ad un allargamento di un repertorio moderno assimilato secondo un gusto incline alla classicità e contribuisce a una sorta di cristallizzazione della drammaturgia di Brecht, nel solco delle scelte della regia critica all’italiana che vede tra i suoi protagonisti Giorgio Strehler e i Teatri Stabili.

Lo Stabile di Genova e la via di Brecht alla classicità. Il Cerchio di gesso del Caucaso allestito da Squarzina.

BUONACCORSI, EUGENIO
2009-01-01

Abstract

Eugenio Buonaccorsi Teatro e teatralità a Genova e in Liguria dall’epoca medievale al Novecento. Luigi Squarzina, condirettore e regista al teatro Stabile di Genova, mette in scena Il cerchio di gesso del Caucaso nel 1974. Il saggio analizza le motivazioni e le scelte di linguaggio di questo allestimento, partendo da una sintetica ricognizione intorno alla natura del dramma in questione, in cui viene messa in luce la complessa genesi, la triplice articolazione dell’azione, la problematicità del Prologo. Il lavoro del regista viene poi affrontato attraverso una lettura che ne evidenzia i tratti specifici e caratterizzanti. In particolare, si insiste su un principio di stilizzazione, acquisito dalla riflessione intorno al teatro orientale. Ma nell’’insieme, lo spettacolo appare inserirsi nella tendenza ad un allargamento di un repertorio moderno assimilato secondo un gusto incline alla classicità e contribuisce a una sorta di cristallizzazione della drammaturgia di Brecht, nel solco delle scelte della regia critica all’italiana che vede tra i suoi protagonisti Giorgio Strehler e i Teatri Stabili.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/353916
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact