La fides instrumentorum. Per una storia del valore probatorio dei documenti nei processi civile e canonico dal tardo diritto comune ai codici

Il lavoro si incentra sullo studio della prova documentale, rappresentata dalla scritture pubbliche e private, nella sua evoluzione partendo dal ruolo da essa svolto all’interno del processo romano-canonico durante l’età del diritto comune sino all’avvento dei codici moderni nell’area dell’Europa continentale, esaminando i contributi apportati in materia dalla dottrina tanto civilistica quanto canonistica. L’analisi della relativa disciplina presente in alcuni testi normativi ritenuti particolarmente significativi per il tema trattato è stata condotta al fine di evidenziare come la codificazione napoleonica sia parzialmente legata a concetti e principi derivanti dalle forme processuali elaborate dallo ius commune e come la razionalizzazione della materia attuata dalla disciplina codicistica in ambito secolare abbia influito sulla scelta codificatoria effettuata dalla Chiesa nel 1917, in cui lo ius decretalium ha lasciato un segno profondo nella struttura e nella collocazione data alla prova scritta, nonché nella disciplina relativa al processo documentale di nullità matrimoniale.