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Una delle principali preoccupazioni che anima Il bene, il male e la scienza—l’opera di Evandro Agazzi che rappresenta il risultato più maturo e sistematicamente elaborato di una lunga riflessione sulle implicazioni etiche della scienza e della tecnologia—è l’esigenza di una fondazione razionale dell’etica. La bioetica, nella visione di Agazzi, potrebbe definirsi come una disciplina che si elabora sotto l'egida della ragione, ma di una ragione eminentemente pratica, volta alla decisione e all'azione ragionevole. Una bioetica intesa come <proposta ragionevole di principi e norme> che, per certi aspetti ricorda quella filosofia del ragionevole elaborata da Chaim Perelman, nel suo richiamarsi «a una ragione definita come riflesso o illuminazione di una ragione divina, invariabile e perfetta, bensì a una situazione prettamente umana, la presunta adesione di tutti coloro che, rispetto alle questioni dibattute, vengono considerati interlocutori validi». Ne emerge l'idea di una razionalità aperta, che non è data una volta per tutte, in via definitiva, ma che si costituisce attraverso il confronto con tutti gli interlocutori possibili, in un dialogo senza fine. Il ruolo del filosofo non è tanto quello di enunciare principi generali, più o meno vaghi nella loro astratta formulazione, quanto di interpretarli e riadattarli nelle situazioni concrete che via via si presentano, in una realtà in continua evoluzione qual è quella dei progressi biomedici. Spesso si tratterà di far vivere i principi in contesti per i quali non sono stati creati, comprendendo a fondo "ciò che è in gioco" in ogni situazione. In questo potrebbe consistere quell’ "arte" del giudizio pratico in bioetica che richiede una umana capacità di riconoscere le lievi ma significative caratteristiche che segnano i singoli casi.
La bioetica nella riflessione filosofica di Evandro Agazzi
Una delle principali preoccupazioni che anima Il bene, il male e la scienza—l’opera di Evandro Agazzi che rappresenta il risultato più maturo e sistematicamente elaborato di una lunga riflessione sulle implicazioni etiche della scienza e della tecnologia—è l’esigenza di una fondazione razionale dell’etica. La bioetica, nella visione di Agazzi, potrebbe definirsi come una disciplina che si elabora sotto l'egida della ragione, ma di una ragione eminentemente pratica, volta alla decisione e all'azione ragionevole. Una bioetica intesa come che, per certi aspetti ricorda quella filosofia del ragionevole elaborata da Chaim Perelman, nel suo richiamarsi «a una ragione definita come riflesso o illuminazione di una ragione divina, invariabile e perfetta, bensì a una situazione prettamente umana, la presunta adesione di tutti coloro che, rispetto alle questioni dibattute, vengono considerati interlocutori validi». Ne emerge l'idea di una razionalità aperta, che non è data una volta per tutte, in via definitiva, ma che si costituisce attraverso il confronto con tutti gli interlocutori possibili, in un dialogo senza fine. Il ruolo del filosofo non è tanto quello di enunciare principi generali, più o meno vaghi nella loro astratta formulazione, quanto di interpretarli e riadattarli nelle situazioni concrete che via via si presentano, in una realtà in continua evoluzione qual è quella dei progressi biomedici. Spesso si tratterà di far vivere i principi in contesti per i quali non sono stati creati, comprendendo a fondo "ciò che è in gioco" in ogni situazione. In questo potrebbe consistere quell’ "arte" del giudizio pratico in bioetica che richiede una umana capacità di riconoscere le lievi ma significative caratteristiche che segnano i singoli casi.
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.