Diritto alla conciliazione, conciliazione contrattata, conciliazione octroyée

Lo scritto si sofferma anzitutto sul problema definitorio, cercando di delineare una nozione di conciliazione tra vita e lavoro utile all'indagine giuslavoristica. A tale proposito, l'autore osserva come la maggior parte della dottrina escluda dal novero delle discipline della conciliazione in senso stretto quello norme che non si caratterizzino dall'attribuzione di diritti al prestatore di lavoro da esercitare nei confronti del datore di lavoro. In realtà, ad opinione dell'autore, per cogliere in tutte le sue declinazioni il fenomeno della conciliazione occorre andare oltre questa concezione ed ammettere che, in talune circostanze, si possano realizzare forme di conciliazione contrattata, forme di conciliazione che si verificano per iniziativa unilaterale del datore di lavoro ed altresì forme di conciliazione informale. Aree di possibile sviluppo di forme di conciliazione eterodossa sono individuate nella materia degli orari di lavoro e, in generale, nelle materie nelle quali l'interesse alla conciliazione non si esprime come interesse collettivo, ma segue logiche di emersione di carattere prettamente o prevalentemente individuale.