PREMESSA – Lo sviluppo di una cartella clinica informatizzata ed organizzata nella forma di contenuti standardizzati e permanentemente validati in merito alla loro appropriatezza scientifica può rappresentare uno strumento decisivo per l’ottimizzazione del processo di trapianto di fegato. Tuttavia, un’indagine conoscitiva preliminare ha evidenziato come ad oggi non risultino in Italia sperimentazioni relative all’applicabilità di un modello univoco di cartella clinica dedicata al trapianto di fegato. METODOLOGIA E RISULTATI – La normativa vigente identifica sostanzialmente come la cartella clinica dovrebbe essere formata dall’insieme degli elementi che hanno diritto ad essere considerati nella gestione del paziente dalla fase di pre-trapianto al follow-up. La struttura della cartella clinica, elaborata nel presente studio con l’ausilio di precedenti valutazioni di appropriatezza [1], prevede l’inserimento delle seguenti tipologie di dati: anagraficica, anamnestica prossima e remota, diagnostica, valutazione al preinserimento ed all’inserimento in lista, ambiti assistenziali, dati clinici comprensivi di parametri soggettivi ed obiettivi, parametri strumentali, terapie farmacologiche, consensi informati, valutazioni di idoneità al trapianto, dati di interesse infermieristico, consulenze e valutazioni cliniche multidisciplinari secondo i protocolli e le linee guida del Centro Nazionale Trapianti. CONCLUSIONI – Una base dati strutturata e validata in relazione all’appropriatezza dei contenuti costituisce uno strumento essenziale per la gestione delle specifiche situazioni cliniche. Lo sviluppo di una cartella clinica standardizzata ed informatizzata può rivestire un ruolo cruciale per la realizzazione di studi retrospettivi e prospettici orientati all’identificazione dei predittori di esito, alla qualità dei processi ed ai trial farmacologici. Una cartella clinica standardizzata ed informatizzata costituisce la più adeguata modalità per garantire la sicurezza dei dati ed il loro valore certificativi e medico legale. Bibliografia – [1]. Santori G. et al. Transplant Proc. 36: 433-4 (2004).

Sviluppo di un modello standardizzato di cartella clinica per il trapianto di fegato: nuove prospettive per l’informatizzazione.

SANTORI, GREGORIO;VALENTE, UMBERTO
2006-01-01

Abstract

PREMESSA – Lo sviluppo di una cartella clinica informatizzata ed organizzata nella forma di contenuti standardizzati e permanentemente validati in merito alla loro appropriatezza scientifica può rappresentare uno strumento decisivo per l’ottimizzazione del processo di trapianto di fegato. Tuttavia, un’indagine conoscitiva preliminare ha evidenziato come ad oggi non risultino in Italia sperimentazioni relative all’applicabilità di un modello univoco di cartella clinica dedicata al trapianto di fegato. METODOLOGIA E RISULTATI – La normativa vigente identifica sostanzialmente come la cartella clinica dovrebbe essere formata dall’insieme degli elementi che hanno diritto ad essere considerati nella gestione del paziente dalla fase di pre-trapianto al follow-up. La struttura della cartella clinica, elaborata nel presente studio con l’ausilio di precedenti valutazioni di appropriatezza [1], prevede l’inserimento delle seguenti tipologie di dati: anagraficica, anamnestica prossima e remota, diagnostica, valutazione al preinserimento ed all’inserimento in lista, ambiti assistenziali, dati clinici comprensivi di parametri soggettivi ed obiettivi, parametri strumentali, terapie farmacologiche, consensi informati, valutazioni di idoneità al trapianto, dati di interesse infermieristico, consulenze e valutazioni cliniche multidisciplinari secondo i protocolli e le linee guida del Centro Nazionale Trapianti. CONCLUSIONI – Una base dati strutturata e validata in relazione all’appropriatezza dei contenuti costituisce uno strumento essenziale per la gestione delle specifiche situazioni cliniche. Lo sviluppo di una cartella clinica standardizzata ed informatizzata può rivestire un ruolo cruciale per la realizzazione di studi retrospettivi e prospettici orientati all’identificazione dei predittori di esito, alla qualità dei processi ed ai trial farmacologici. Una cartella clinica standardizzata ed informatizzata costituisce la più adeguata modalità per garantire la sicurezza dei dati ed il loro valore certificativi e medico legale. Bibliografia – [1]. Santori G. et al. Transplant Proc. 36: 433-4 (2004).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/268816
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