Negli ultimi anni si è assistito ad un sempre maggior interesse riguardo la sindrome compartimentale addominale (ACS) ed ai suoi effetti clinici. Questa è caratterizzata da un aumento della pressione endo-addominale e ad una serie di cambiamenti fisio-patologici che possono portare sino all’insufficienza multi-organo soprattutto nei pazienti sottoposti a terapia intensiva ed è un problema spesso sottostimato nella chirurgia addominale. L'ACS può essere primitiva se è associata a malattie o interventi diretti sull’addome o secondaria se origina da altre cause (sepsi etc). La diagnosi di ACS può non essere facile soprattutto se rapportata alla chirurgia trapiantologia ed in particolare al trapianto di rene. Esiste una sindrome compartimentale del rene trapiantato ed è una mal funzione del trapianto secondaria a ipertensione endo-addominale con conseguente ischemia d’organo spesso diagnostica mediante eco-doppler, che evidenzia un ‘ipoperfusione. La funzione renale migliora immediatamente dopo decompressione. Gli autori riportano un caso inusuale di insufficienza renale in un doppio trapianto di rene dovuto ad una sindrome compartimentale. La paziente di 62 anni in CAPD per GNMP venne sottoposta a doppio trapianto di rene da donatore marginale. Gli organi vennero posizionati nelle due fosse iliache extraperitoneali. L’immediato decorso post-operatorio fu regolare dal punto di vista chirurgico con ripresa immediata della diuresi e discesa della creatinina. Dalla 5° giornata post-operatoria si è assistito allo sviluppo di un’ascite refrattaria alla terapia diuretica con cambio della perfusione renale all’eco-doppler, contrazione della diuresi e aumento dei cataboliti azotati, per cui la paziente è stata sottoposta a paracentesi con ripresa della funzione renale. La funzione renale ha avuto un'andamento fluttuante in base alla presenza o meno di ascite per cui è stata misurata la pressione endoaddominale evidenziando un netto incremento della stessa con modificazione del flusso renale (ischemia relativa) facendo quindi diagnosi di sindrome compartimentale. Le successive indagini per individuare la causa dell’ascite (epatica o secondaria a cambi della capacità di assorbimento o secrezione di liquidi da parte del peritoneo in seguito alla dialisi peritoneale). La paziente ha eseguito una biopsia epatica trans-giugulare che ha evidenziato una cirrosi derivante da un'epatopatia steatosica in assenza di patologia virale. Persistendo la situazione, la paziente è stata sottoposta a TIPSS con risoluzione del quadro ascitico, ripresa della funzione renale e netto miglioramento della situazione clinica. La sindrome compartimentale addominale è spesso una causa sottostimata di disfunzione del rene trapiantato e deve essere presa in considerazione tra le sue possibili cause.

La sindrome compartimentale nel trapianto rene: case report.

SANTORI, GREGORIO;VALENTE, UMBERTO
2007-01-01

Abstract

Negli ultimi anni si è assistito ad un sempre maggior interesse riguardo la sindrome compartimentale addominale (ACS) ed ai suoi effetti clinici. Questa è caratterizzata da un aumento della pressione endo-addominale e ad una serie di cambiamenti fisio-patologici che possono portare sino all’insufficienza multi-organo soprattutto nei pazienti sottoposti a terapia intensiva ed è un problema spesso sottostimato nella chirurgia addominale. L'ACS può essere primitiva se è associata a malattie o interventi diretti sull’addome o secondaria se origina da altre cause (sepsi etc). La diagnosi di ACS può non essere facile soprattutto se rapportata alla chirurgia trapiantologia ed in particolare al trapianto di rene. Esiste una sindrome compartimentale del rene trapiantato ed è una mal funzione del trapianto secondaria a ipertensione endo-addominale con conseguente ischemia d’organo spesso diagnostica mediante eco-doppler, che evidenzia un ‘ipoperfusione. La funzione renale migliora immediatamente dopo decompressione. Gli autori riportano un caso inusuale di insufficienza renale in un doppio trapianto di rene dovuto ad una sindrome compartimentale. La paziente di 62 anni in CAPD per GNMP venne sottoposta a doppio trapianto di rene da donatore marginale. Gli organi vennero posizionati nelle due fosse iliache extraperitoneali. L’immediato decorso post-operatorio fu regolare dal punto di vista chirurgico con ripresa immediata della diuresi e discesa della creatinina. Dalla 5° giornata post-operatoria si è assistito allo sviluppo di un’ascite refrattaria alla terapia diuretica con cambio della perfusione renale all’eco-doppler, contrazione della diuresi e aumento dei cataboliti azotati, per cui la paziente è stata sottoposta a paracentesi con ripresa della funzione renale. La funzione renale ha avuto un'andamento fluttuante in base alla presenza o meno di ascite per cui è stata misurata la pressione endoaddominale evidenziando un netto incremento della stessa con modificazione del flusso renale (ischemia relativa) facendo quindi diagnosi di sindrome compartimentale. Le successive indagini per individuare la causa dell’ascite (epatica o secondaria a cambi della capacità di assorbimento o secrezione di liquidi da parte del peritoneo in seguito alla dialisi peritoneale). La paziente ha eseguito una biopsia epatica trans-giugulare che ha evidenziato una cirrosi derivante da un'epatopatia steatosica in assenza di patologia virale. Persistendo la situazione, la paziente è stata sottoposta a TIPSS con risoluzione del quadro ascitico, ripresa della funzione renale e netto miglioramento della situazione clinica. La sindrome compartimentale addominale è spesso una causa sottostimata di disfunzione del rene trapiantato e deve essere presa in considerazione tra le sue possibili cause.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/260526
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