INTRODUZIONE - In Italia, nel corso degli ultimi anni, si è registrato un significativo incremento del contenzioso giudiziario per responsabilità professionale da malpractice medica. La chirurgia generale costituisce uno tra i settori disciplinari maggiormente coinvolti dal fenomeno. Al fine di individuare strumenti e criteri di valutazione oggettiva di un determinato atto/processo medico, in ambito medico-legale e forense si è guardato con crescente attenzione alle linee guida ed ai protocolli che, se adeguatamente elaborati ed aggiornati, possono restituire lo “stato dell’arte” astrattamente applicabile. METODOLOGIA - Presso il nostro Centro è stata recentemente proposto un modello di cartella clinica dedicata all’attività di trapianto di fegato, attualmente in fase di informatizzazione. In tale modello è presente una sezione specifica per la gestione del paziente affetto da carcinoma epatocellulare (HCC). La sezione si articola in tre macroaree principali (diagnosi, stadiazione, opzioni terapeutiche) organizzate secondo uno schema a flow-chart basato sulla Conferenza Monotematica di Barcellona (2000 - European Association for the Study of the Liver), per un totale di 40 voci/opzioni. Parte delle voci proposte è stata selezionata secondo una procedura formalizzata di valutazione dell’appropriatezza. DISCUSSIONE - Per quanto l’esistenza di linee guida e protocolli non costituisca un vincolo di automatica applicazione, e pur considerando come la loro attuazione non rappresenti comunque elemento di deresponsabilizzazione, l’adesione di una procedura medica allo “stato dell’arte” internazionalmente riconosciuto rappresenta un elemento a favore della congruità dell’iter clinico-terapeutico. Una metodologia basata su un background identificabile e condiviso sembra essere uno strumento idoneo a favorire un colloquio tra la parte medica e giuridica, al fine di confutare pretese infondate nella logica di una maggiore tutela e garanzia del medico e del danneggiato.
Trapianto di fegato e malpractice medica: il ruolo delle linee guida e dei protocolli applicati alla cartella clinica nei pazienti affetti da HCC.
SANTORI, GREGORIO;VALENTE, UMBERTO
2007-01-01
Abstract
INTRODUZIONE - In Italia, nel corso degli ultimi anni, si è registrato un significativo incremento del contenzioso giudiziario per responsabilità professionale da malpractice medica. La chirurgia generale costituisce uno tra i settori disciplinari maggiormente coinvolti dal fenomeno. Al fine di individuare strumenti e criteri di valutazione oggettiva di un determinato atto/processo medico, in ambito medico-legale e forense si è guardato con crescente attenzione alle linee guida ed ai protocolli che, se adeguatamente elaborati ed aggiornati, possono restituire lo “stato dell’arte” astrattamente applicabile. METODOLOGIA - Presso il nostro Centro è stata recentemente proposto un modello di cartella clinica dedicata all’attività di trapianto di fegato, attualmente in fase di informatizzazione. In tale modello è presente una sezione specifica per la gestione del paziente affetto da carcinoma epatocellulare (HCC). La sezione si articola in tre macroaree principali (diagnosi, stadiazione, opzioni terapeutiche) organizzate secondo uno schema a flow-chart basato sulla Conferenza Monotematica di Barcellona (2000 - European Association for the Study of the Liver), per un totale di 40 voci/opzioni. Parte delle voci proposte è stata selezionata secondo una procedura formalizzata di valutazione dell’appropriatezza. DISCUSSIONE - Per quanto l’esistenza di linee guida e protocolli non costituisca un vincolo di automatica applicazione, e pur considerando come la loro attuazione non rappresenti comunque elemento di deresponsabilizzazione, l’adesione di una procedura medica allo “stato dell’arte” internazionalmente riconosciuto rappresenta un elemento a favore della congruità dell’iter clinico-terapeutico. Una metodologia basata su un background identificabile e condiviso sembra essere uno strumento idoneo a favorire un colloquio tra la parte medica e giuridica, al fine di confutare pretese infondate nella logica di una maggiore tutela e garanzia del medico e del danneggiato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.