Il DEPM, o metodo della produzione giornaliera di uova, è stato sviluppato negli anni '80 presso il National Marine Fisheries Service statunitense per la stima della biomassa riproduttiva di popolazioni ittiche pelagiche a riproduzione multipla. Il metodo si basa sulla stima di cinque parametri demografici: la produzione giornaliera di uova, il peso medio delle femmine mature, il rapporto sessi nella popolazione matura, la cosiddetta fecondità del lotto o batch fecundity (numero di uova deposte da una femmina in un singolo atto di emissione) e la frequenza di deposizione. Scopo del presente lavoro è stato di migliorare l’attendibilità statistica del DEPM mediante l'applicazione di un metodo statistico non parametrico ormai ampiamente utilizzato in molti campi della modellistica biologica, il Bootstrap, alla stima dei parametri demografici della popolazione di acciuga (Engraulis encrasicolus) del Mar Ligure. Tale tecnica consente di ottenere la distribuzione di probabilità associata alle stime dei parametri e di valutare quindi l'incertezza della stima finale della biomassa riproduttiva. L'applicazione delle tecniche sopra descritte alla valutazione dello stock di acciuga del Mar Ligure ha consentito di evidenziare le ampie fluttuazioni cui è soggetta tale popolazione. Le stime della biomassa riproduttrice per il triennio 1999-2001, infatti, oscillano approssimativamente tra un minimo di 1000 e un massimo di 10000 tonnellate. Le stime sono affette da un elevato livello di incertezza (con coefficienti di variazione compresi fra il 34 e il 52%), da ricondursi soprattutto alla difficoltà di stimare correttamente la produzione giornaliera di uova e la fecondità del lotto. I risultati sottolineano la fondamentale importanza, allo scopo di diminuire l'incertezza della stima, dello sviluppo di protocolli di lavoro standardizzati per la raccolta di dati ittioplanctonici attendibili e dell'applicazione di tecniche statistiche e modellistiche appropriate per diminuire il livello di incertezza sulla stima finale della biomassa.

Applicazioni di tecniche di stima non parametrica alla valutazione dello stock di acciuga (Engraulis encrasicolus) del Mar Ligure

PETRILLO, MARIO;MANDICH, ALBERTA;
2002-01-01

Abstract

Il DEPM, o metodo della produzione giornaliera di uova, è stato sviluppato negli anni '80 presso il National Marine Fisheries Service statunitense per la stima della biomassa riproduttiva di popolazioni ittiche pelagiche a riproduzione multipla. Il metodo si basa sulla stima di cinque parametri demografici: la produzione giornaliera di uova, il peso medio delle femmine mature, il rapporto sessi nella popolazione matura, la cosiddetta fecondità del lotto o batch fecundity (numero di uova deposte da una femmina in un singolo atto di emissione) e la frequenza di deposizione. Scopo del presente lavoro è stato di migliorare l’attendibilità statistica del DEPM mediante l'applicazione di un metodo statistico non parametrico ormai ampiamente utilizzato in molti campi della modellistica biologica, il Bootstrap, alla stima dei parametri demografici della popolazione di acciuga (Engraulis encrasicolus) del Mar Ligure. Tale tecnica consente di ottenere la distribuzione di probabilità associata alle stime dei parametri e di valutare quindi l'incertezza della stima finale della biomassa riproduttiva. L'applicazione delle tecniche sopra descritte alla valutazione dello stock di acciuga del Mar Ligure ha consentito di evidenziare le ampie fluttuazioni cui è soggetta tale popolazione. Le stime della biomassa riproduttrice per il triennio 1999-2001, infatti, oscillano approssimativamente tra un minimo di 1000 e un massimo di 10000 tonnellate. Le stime sono affette da un elevato livello di incertezza (con coefficienti di variazione compresi fra il 34 e il 52%), da ricondursi soprattutto alla difficoltà di stimare correttamente la produzione giornaliera di uova e la fecondità del lotto. I risultati sottolineano la fondamentale importanza, allo scopo di diminuire l'incertezza della stima, dello sviluppo di protocolli di lavoro standardizzati per la raccolta di dati ittioplanctonici attendibili e dell'applicazione di tecniche statistiche e modellistiche appropriate per diminuire il livello di incertezza sulla stima finale della biomassa.
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