I saggi di scavo effettuati da S. Tinè nel 1967 nei villaggi di S. Vito, evidenziati dalla foto aerea di Bradford, sono stati eseguiti tramite una trincea che ha attraversato trasversalmente le strutture mettendo in evidenza alcuni fossati sia interni che esterni. L’approfondimento in tali strutture ha fornito una successione di riempimento che può suggerire la possibilità di una evoluzione interna al periodo di Mass. La Quercia e un utilizzo dei villaggi per un periodo che comincia con la fine di Lagnano da Piede e arriva fino alla fase antica di Passo di Corvo. Lo studio delle ceramiche ha permesso inoltre di suggerire la presenza di un numero notevole di motivi decorativi che arrivano a comporre strutture molto variate (lineari o curvilinei) e di forme dove prevale sopra tutte la scodella molto aperta e una forma particolare chiamata “vaso a tocco”. Separata completamente dalle altre frequentazioni è l’ultima episodica presenza di una probabile capanna del periodo di Diana, testimoniata da una pavimentazione su cui sono state ritrovate ceramiche del periodo, tra cui un vasetto integro, anche se privo dell’ansa a rocchetto che probabilmente lo completava. In questa occasione vengono presentati i risultati dell’esame ceramico dei materiali rinvenuti in tutti i villaggi scavati al fine di definire una tipologia più completa di quanto conosciuto fino ad oggi.

dati della revisione del materiale dei villaggi di S. Vito di Scaramella

ODETTI, GIULIVA
2008-01-01

Abstract

I saggi di scavo effettuati da S. Tinè nel 1967 nei villaggi di S. Vito, evidenziati dalla foto aerea di Bradford, sono stati eseguiti tramite una trincea che ha attraversato trasversalmente le strutture mettendo in evidenza alcuni fossati sia interni che esterni. L’approfondimento in tali strutture ha fornito una successione di riempimento che può suggerire la possibilità di una evoluzione interna al periodo di Mass. La Quercia e un utilizzo dei villaggi per un periodo che comincia con la fine di Lagnano da Piede e arriva fino alla fase antica di Passo di Corvo. Lo studio delle ceramiche ha permesso inoltre di suggerire la presenza di un numero notevole di motivi decorativi che arrivano a comporre strutture molto variate (lineari o curvilinei) e di forme dove prevale sopra tutte la scodella molto aperta e una forma particolare chiamata “vaso a tocco”. Separata completamente dalle altre frequentazioni è l’ultima episodica presenza di una probabile capanna del periodo di Diana, testimoniata da una pavimentazione su cui sono state ritrovate ceramiche del periodo, tra cui un vasetto integro, anche se privo dell’ansa a rocchetto che probabilmente lo completava. In questa occasione vengono presentati i risultati dell’esame ceramico dei materiali rinvenuti in tutti i villaggi scavati al fine di definire una tipologia più completa di quanto conosciuto fino ad oggi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/240416
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