This essay, which is published as part of the proceedings of a conference edited by the author, analyses the iconography of the “vir dolorum”, its meanings and its connections with the cult of Christ’s blood. While the first section of the paper deals with the origin and characters of the image, attention is subsequently focused on the use of this iconography in the Genoese and Ligurian area, which includes such interesting occurrences as Foppa’s depiction of the subject in the tabernacle inside the “Polittico Della Rovere” in Savona, Luca Cambiaso’s painting in the Cathedral sacristy in Genoa - here linked to the patronage of archbishop Cipriano Pallavicino, and to local forms of devotion to the Redemptor’s blood - as well as 17th striking variations on this theme by Orazio De Ferrari and Grechetto. VERSIONE ITALIANA DELL’ABSTRACT Il saggio, pubblicato negli Atti del convegno “Il Sacro nell’arte. La conoscenza del divino attraverso i sensi tra XV e XVIII secolo” curati dall’autrice, analizza l’iconografia del “vir dolorum”, i suoi significati e la sua connessione al culto del sangue di Cristo. La prima parte del contributo tratta dell’origine e dei caratteri dell’immagine; l’attenzione è poi focalizzata sui modi di utilizzo e sulla fortuna dell’iconografia nell’area genovese e ligure, in cui si riscontrano casi di particolare interesse quali le raffigurazioni del soggetto sul tabernacolo all’interno del “Polittico Della Rovere” del Foppa a Savona, nella tela di Luca Cambiaso conservata presso la sacrestia della Cattedrale genovese (opera in questa sede collegata alla committenza dell’arcivescovo Cipriano Pallavicino) e in dipinti secenteschi di Orazio De Ferrari e del Grechetto, che offrono significative variazioni su questo tema.
Culto del sangue, compartecipazione alla Passione ed esaltazione del sacrificio eucaristico: l’iconografia del “vir dolorum” a Genova e in Liguria.
STAGNO, LAURA
2009-01-01
Abstract
This essay, which is published as part of the proceedings of a conference edited by the author, analyses the iconography of the “vir dolorum”, its meanings and its connections with the cult of Christ’s blood. While the first section of the paper deals with the origin and characters of the image, attention is subsequently focused on the use of this iconography in the Genoese and Ligurian area, which includes such interesting occurrences as Foppa’s depiction of the subject in the tabernacle inside the “Polittico Della Rovere” in Savona, Luca Cambiaso’s painting in the Cathedral sacristy in Genoa - here linked to the patronage of archbishop Cipriano Pallavicino, and to local forms of devotion to the Redemptor’s blood - as well as 17th striking variations on this theme by Orazio De Ferrari and Grechetto. VERSIONE ITALIANA DELL’ABSTRACT Il saggio, pubblicato negli Atti del convegno “Il Sacro nell’arte. La conoscenza del divino attraverso i sensi tra XV e XVIII secolo” curati dall’autrice, analizza l’iconografia del “vir dolorum”, i suoi significati e la sua connessione al culto del sangue di Cristo. La prima parte del contributo tratta dell’origine e dei caratteri dell’immagine; l’attenzione è poi focalizzata sui modi di utilizzo e sulla fortuna dell’iconografia nell’area genovese e ligure, in cui si riscontrano casi di particolare interesse quali le raffigurazioni del soggetto sul tabernacolo all’interno del “Polittico Della Rovere” del Foppa a Savona, nella tela di Luca Cambiaso conservata presso la sacrestia della Cattedrale genovese (opera in questa sede collegata alla committenza dell’arcivescovo Cipriano Pallavicino) e in dipinti secenteschi di Orazio De Ferrari e del Grechetto, che offrono significative variazioni su questo tema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.