Il volume propone una rilettura della civiltà letteraria del Settecento, dalle poetiche antibarocche di primo secolo a quelle del sensismo e alle ultime svolte in direzione della percezione del sublime. Oltre ad inquadrare il dibattito all’interno del più generale quadro europeo e a misurare l’originalità di molti apporti teorici italiani, l’attenzione alle estetiche settecentesche e alla loro evoluzione consente di leggere con maggiore puntualità i testi canonici e di individuarne altri, meritevoli di nuove valutazioni. Ma essa dà anche ragione della forte incidenza della dimensione teatrale nell’intero arco del secolo XVIII. Al centro della questione sta l’uso della finzione scenica come strumento per una analisi sempre più affinata delle passioni e della loro realtà, emozionale e conoscitiva. Al paradigma del teatro si accosta, per analogia, e negli decenni conclusivi, quello del paesaggio.
Il Settecento
BENISCELLI, ALBERTO
2005-01-01
Abstract
Il volume propone una rilettura della civiltà letteraria del Settecento, dalle poetiche antibarocche di primo secolo a quelle del sensismo e alle ultime svolte in direzione della percezione del sublime. Oltre ad inquadrare il dibattito all’interno del più generale quadro europeo e a misurare l’originalità di molti apporti teorici italiani, l’attenzione alle estetiche settecentesche e alla loro evoluzione consente di leggere con maggiore puntualità i testi canonici e di individuarne altri, meritevoli di nuove valutazioni. Ma essa dà anche ragione della forte incidenza della dimensione teatrale nell’intero arco del secolo XVIII. Al centro della questione sta l’uso della finzione scenica come strumento per una analisi sempre più affinata delle passioni e della loro realtà, emozionale e conoscitiva. Al paradigma del teatro si accosta, per analogia, e negli decenni conclusivi, quello del paesaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.