Esiste una relazione fondamentale tra il paesaggio Mediterraneo e la capacità dell’uomo di gestire l’acqua. La maggior parte delle coltivazioni mediterranee (olivo, vite) sono coltivazioni che non richiedono irrigazione, eppure periodi sempre più lunghi e asciutti determinano condizioni limite, che richiedono interventi di soccorso. I paesaggi terrazzati del Mediterraneo conservano sistemi tradizionali per la cattura, la conservazione e l’allontanamento dell’acqua. Sistemi tradizionali che assicuravano l’acqua per i villaggi e per le colture, che oggi rappresentano un’interessante occasione per ritrovare strategie di conservazione di questi paesaggi. Mutamenti nelle abitudini e negli stili di vita degli abitanti hanno, di fatto, determinato un individualismo sempre più spinto, dove le relazioni e gli usi legati alla gestione comune delle risorse sono stati dimenticati. La conoscenza e il ripristino dei sistemi tradizionali di raccolta e smaltimento dell’acqua possono rappresentare un’utile integrazione per le attività rurali, per la protezione dai rischi di dissesto del versante e per un adattamento delle colture alle nuove condizioni climatiche. È necessario un cambio di paradigma rispetto alla gerarchia dei valori, in cui l’interesse comune può tornare a essere significativo, per una maggiore condivisione tra i diversi operatori agricoli innovativi. Il recupero della cultura dei luoghi e della sapienza delle comunità diventa sempre più importante anche per un racconto consapevole da parte degli abitanti, per attività di accoglienza e promozione dei prodotti locali.
La gestione dell’acqua nei paesaggi terrazzati liguri
GHERSI Adriana
2024-01-01
Abstract
Esiste una relazione fondamentale tra il paesaggio Mediterraneo e la capacità dell’uomo di gestire l’acqua. La maggior parte delle coltivazioni mediterranee (olivo, vite) sono coltivazioni che non richiedono irrigazione, eppure periodi sempre più lunghi e asciutti determinano condizioni limite, che richiedono interventi di soccorso. I paesaggi terrazzati del Mediterraneo conservano sistemi tradizionali per la cattura, la conservazione e l’allontanamento dell’acqua. Sistemi tradizionali che assicuravano l’acqua per i villaggi e per le colture, che oggi rappresentano un’interessante occasione per ritrovare strategie di conservazione di questi paesaggi. Mutamenti nelle abitudini e negli stili di vita degli abitanti hanno, di fatto, determinato un individualismo sempre più spinto, dove le relazioni e gli usi legati alla gestione comune delle risorse sono stati dimenticati. La conoscenza e il ripristino dei sistemi tradizionali di raccolta e smaltimento dell’acqua possono rappresentare un’utile integrazione per le attività rurali, per la protezione dai rischi di dissesto del versante e per un adattamento delle colture alle nuove condizioni climatiche. È necessario un cambio di paradigma rispetto alla gerarchia dei valori, in cui l’interesse comune può tornare a essere significativo, per una maggiore condivisione tra i diversi operatori agricoli innovativi. Il recupero della cultura dei luoghi e della sapienza delle comunità diventa sempre più importante anche per un racconto consapevole da parte degli abitanti, per attività di accoglienza e promozione dei prodotti locali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.