La figura di Angelo Scribanti, ‘narratore’ di storie e microstorie di costruzioni navali, si pone in quel variegato mondo della storia della costruzione navale dove al testo scritto, sempre arguto e profondo, si affianca la conservazione del documento storico che consente di rivivere la storia anche per immagini. Angelo Scribanti (1868-1926), ingegnere civile, navale e meccanico, in qualità di ufficiale del Genio navale partecipò ai lavori di costruzione o di trasformazione di numerose navi da guerra e fu autore di numerose pubblicazioni di ingegneria navale tra le quali citiamo le Lezioni di Teoria della nave, le Lezioni sui calcoli relativi alla robustezza longitudinale degli scafi e La Statica della nave e di «educazione» alla formazione dell’ingegnere navale. Divenuto professore di Architettura navale, con encomio, come si legge nel suo Necrologio pubblicato nell’Annuario della Regia Scuola d’Ingegneria Navale di Genova nel 1929, «La commissione esaminatrice per giudizio unanime ha dichiarato l’ingegnere Angelo Scribanti eleggibile al grado di professore ordinario di Architettura navale cola coscienza di aver fatto una scelta che risulterà vantaggiosa all’insegnamento», poi direttore della Regia Scuola Superiore Navale di Genova, fu studioso nonché autore prolifico e attento allo sviluppo dell’ingegneria navale, così come della storia della costruzione navale. A lui si deve una raccolta di documenti e la redazione di saggi di alto profilo storico e scientifico, con particolare attenzione non solo ai grandi temi della costruzione navale ma anche e soprattutto alla conservazione di un patrimonio documentale di grande valore storico e al racconto di microstorie di imbarcazioni che, seppure di modeste caratteristiche, fanno parte del vasto patrimonio di tipologie costruttive del naviglio minore. Tali modeste imbarcazioni arricchiscono per la loro diversità ed eterogeneità una storia, quella delle navi e delle imbarcazioni, che non è solo fondata sulla storia delle grandi navi, ma vive anche e soprattutto della conoscenza del naviglio minore, nello spirito proprio delle prime scuole di ingegneria navale così come furono pensate e concepite prima da Jean-Baptiste Colbert (1619-1683), Ministro della Marina francese al tempo di Luigi XIV (1638-1715), e poi da Henry-Louis Duhamel du Monceau (1700-1782), dalla fine del Seicento alla metà del Settecento.

Angelo Scribanti, storie e microstorie di costruzioni navali

MASSIMO CORRADI
2023-01-01

Abstract

La figura di Angelo Scribanti, ‘narratore’ di storie e microstorie di costruzioni navali, si pone in quel variegato mondo della storia della costruzione navale dove al testo scritto, sempre arguto e profondo, si affianca la conservazione del documento storico che consente di rivivere la storia anche per immagini. Angelo Scribanti (1868-1926), ingegnere civile, navale e meccanico, in qualità di ufficiale del Genio navale partecipò ai lavori di costruzione o di trasformazione di numerose navi da guerra e fu autore di numerose pubblicazioni di ingegneria navale tra le quali citiamo le Lezioni di Teoria della nave, le Lezioni sui calcoli relativi alla robustezza longitudinale degli scafi e La Statica della nave e di «educazione» alla formazione dell’ingegnere navale. Divenuto professore di Architettura navale, con encomio, come si legge nel suo Necrologio pubblicato nell’Annuario della Regia Scuola d’Ingegneria Navale di Genova nel 1929, «La commissione esaminatrice per giudizio unanime ha dichiarato l’ingegnere Angelo Scribanti eleggibile al grado di professore ordinario di Architettura navale cola coscienza di aver fatto una scelta che risulterà vantaggiosa all’insegnamento», poi direttore della Regia Scuola Superiore Navale di Genova, fu studioso nonché autore prolifico e attento allo sviluppo dell’ingegneria navale, così come della storia della costruzione navale. A lui si deve una raccolta di documenti e la redazione di saggi di alto profilo storico e scientifico, con particolare attenzione non solo ai grandi temi della costruzione navale ma anche e soprattutto alla conservazione di un patrimonio documentale di grande valore storico e al racconto di microstorie di imbarcazioni che, seppure di modeste caratteristiche, fanno parte del vasto patrimonio di tipologie costruttive del naviglio minore. Tali modeste imbarcazioni arricchiscono per la loro diversità ed eterogeneità una storia, quella delle navi e delle imbarcazioni, che non è solo fondata sulla storia delle grandi navi, ma vive anche e soprattutto della conoscenza del naviglio minore, nello spirito proprio delle prime scuole di ingegneria navale così come furono pensate e concepite prima da Jean-Baptiste Colbert (1619-1683), Ministro della Marina francese al tempo di Luigi XIV (1638-1715), e poi da Henry-Louis Duhamel du Monceau (1700-1782), dalla fine del Seicento alla metà del Settecento.
2023
978-88-3618-248-0
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