In questo “cambiamento epocale” dove la “globalizzazione dell'indifferenza” è preludio alla “cultura dello spreco”, è necessario, per papa Francesco, uscire verso le “periferie esistenziali” e trovare nel dialogo con il “diverso” che diventa “risorsa”, la strada da percorrere per la realizzazione, mediante il “sano discernimento”, di quella “civiltà dell’amore” preconizzata dal Vaticano II. In questo contesto, anche il rapporto con le altre religioni e, dunque, con le tradizioni di cui queste ultime si fanno portatrici, rappresenta uno strumento privilegiato di costruzione della pace, che può generare “frutti fecondi” quanto più approfondisce la conoscenza reciproca nel rispetto della diversità e nella ricerca della condivisione. Questo “camminare insieme” può trovare una semplificazione di percorso ed un’armonizzazione delle azioni da compiere, nel momento in cui si è capaci di far emergere una “comunanza” di valori da considerare “sacri”. Uno di questi è certamente l’acqua, elemento essenziale e trasversale attraverso il quale le tradizioni delle diverse espressioni religiose possono scrivere una narrazione condivisa del suo contenuto, pur nelle differenze peculiari che ne caratterizzano la natura e di cui ciascuna religione si fa portavoce, talvolta attraverso una tutela di ordine giuridico, oltre che morale.
Oltre la "globalizzazione dell'indifferenza". Il contributo della Chiesa alla narrazione dell'acqua come simbolo e risorsa fra tradizione e diritto
daniela tarantino
2023-01-01
Abstract
In questo “cambiamento epocale” dove la “globalizzazione dell'indifferenza” è preludio alla “cultura dello spreco”, è necessario, per papa Francesco, uscire verso le “periferie esistenziali” e trovare nel dialogo con il “diverso” che diventa “risorsa”, la strada da percorrere per la realizzazione, mediante il “sano discernimento”, di quella “civiltà dell’amore” preconizzata dal Vaticano II. In questo contesto, anche il rapporto con le altre religioni e, dunque, con le tradizioni di cui queste ultime si fanno portatrici, rappresenta uno strumento privilegiato di costruzione della pace, che può generare “frutti fecondi” quanto più approfondisce la conoscenza reciproca nel rispetto della diversità e nella ricerca della condivisione. Questo “camminare insieme” può trovare una semplificazione di percorso ed un’armonizzazione delle azioni da compiere, nel momento in cui si è capaci di far emergere una “comunanza” di valori da considerare “sacri”. Uno di questi è certamente l’acqua, elemento essenziale e trasversale attraverso il quale le tradizioni delle diverse espressioni religiose possono scrivere una narrazione condivisa del suo contenuto, pur nelle differenze peculiari che ne caratterizzano la natura e di cui ciascuna religione si fa portavoce, talvolta attraverso una tutela di ordine giuridico, oltre che morale.File | Dimensione | Formato | |
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