Per monitorare la flora di spiaggia ligure e valutarne i cambiamenti in relazione al cambiamento climatico e soprattutto al cambiamento dell’uso del suolo sono stati effettuati dei campionamenti in 16 località costiere della Liguria [da Capo Noli (SV) a Sestri Levante (GE)] eseguiti da Marzo ad Aprile 2021. I campioni sono stati identificati in laboratorio (Pignatti 2017‐19) e i dati ottenuti sono stati confrontati con i risultati di uno studio di oltre 40 anni redatto da Barberis e Mariotti (1981). Dal confronto è emersa una forte diminuzione di Gramineae e di Papaveraceae e un generale aumento della diversità a livello di famiglie a causa della presenza di numerose specie ruderali e a ampia diffusione. Questo può essere dovuto alla pesante gestione dell’arenile da parte degli stabilimenti balneari relegando la flora di spiaggia ai margini delle spiagge e all’apporto di nuovo materiale fornito dai ripascimenti che periodicamente sono effettuati nella regione. Nonostante questo marcato turn‐over della flora e delle componenti vegetazionali le indagini floristiche realizzate dopo molti anni hanno comunque portato risultati positivi ed importanti come il ritrovamento di una specie non più ritrovata da oltre un secolo in Liguria: Cladanthus mixtus (L.) Chevall. (Bartolucci et al. 2021). In conclusione, dal monitoraggio e dal confronto dei dati risulta evidente che è necessario continuare ed estendere il monitoraggio di questo ambiente in mutazione nonché studiare e proporre piani di conservazione specifici.
Monitorare la flora di spiaggia ligure.
BONIFAZIO C.;MINUTO L.;CASAZZA G.
2022-01-01
Abstract
Per monitorare la flora di spiaggia ligure e valutarne i cambiamenti in relazione al cambiamento climatico e soprattutto al cambiamento dell’uso del suolo sono stati effettuati dei campionamenti in 16 località costiere della Liguria [da Capo Noli (SV) a Sestri Levante (GE)] eseguiti da Marzo ad Aprile 2021. I campioni sono stati identificati in laboratorio (Pignatti 2017‐19) e i dati ottenuti sono stati confrontati con i risultati di uno studio di oltre 40 anni redatto da Barberis e Mariotti (1981). Dal confronto è emersa una forte diminuzione di Gramineae e di Papaveraceae e un generale aumento della diversità a livello di famiglie a causa della presenza di numerose specie ruderali e a ampia diffusione. Questo può essere dovuto alla pesante gestione dell’arenile da parte degli stabilimenti balneari relegando la flora di spiaggia ai margini delle spiagge e all’apporto di nuovo materiale fornito dai ripascimenti che periodicamente sono effettuati nella regione. Nonostante questo marcato turn‐over della flora e delle componenti vegetazionali le indagini floristiche realizzate dopo molti anni hanno comunque portato risultati positivi ed importanti come il ritrovamento di una specie non più ritrovata da oltre un secolo in Liguria: Cladanthus mixtus (L.) Chevall. (Bartolucci et al. 2021). In conclusione, dal monitoraggio e dal confronto dei dati risulta evidente che è necessario continuare ed estendere il monitoraggio di questo ambiente in mutazione nonché studiare e proporre piani di conservazione specifici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.