A 30 anni dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro la comunità internazionale sta affrontando nuove sfide imposte da una progressiva recrudescenza dei disastri naturali nei termini di frequenza, intensità e costi economici, socioculturali e ambientali correlati. Il fenomeno è trainato da svariati drivers di rischio che modificano la modalità di manifestazione delle calamità, incrementano l’esposizione e la vulnerabilità e riducono le capacità di risposta del territorio. Secondo le linee guida internazionali, la mitigazione del rischio risulta poco sostenibile se non agita in una prospettiva multilivello e bottom-up in cui siano coinvolti trasversalmente gli stakeholders chiave. Il paper indaga come sia cambiato il ruolo della partecipazione nelle strategie internazionali e nella letteratura scientifica (dal 1992 ad oggi) mostrando come, nonostante il costrutto abbia ricevuto sempre maggiori attenzioni, l’applicazione dello stesso al campo dei rischi naturali ricopra un ruolo quasi trascurabile. A partire da questa analisi, integrandola con l’esperienza degli autori e il modello della Quintupla Elica -popolazione, autorità pubbliche, ricerca, imprese, terzo settore- il contributo delinea uno strumento operativo atto a pianificare processi partecipativi efficaci. Si propone una roadmap che si immagina possa integrarsi nell’azione di governance dei Piani di Protezione Civile promuovendo un ‘Agire collettivo’ capace di valorizzare il contributo di ciascuno attore nei processi decisionali di messa in sicurezza e resilienza del territorio ai rischi naturali.

La partecipazione come strumento di resilienza ai rischi naturali: una roadmap per la pianificazione urbanistica partecipativa

Spadaro Ilenia;Bruno Fabrizio
2023-01-01

Abstract

A 30 anni dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro la comunità internazionale sta affrontando nuove sfide imposte da una progressiva recrudescenza dei disastri naturali nei termini di frequenza, intensità e costi economici, socioculturali e ambientali correlati. Il fenomeno è trainato da svariati drivers di rischio che modificano la modalità di manifestazione delle calamità, incrementano l’esposizione e la vulnerabilità e riducono le capacità di risposta del territorio. Secondo le linee guida internazionali, la mitigazione del rischio risulta poco sostenibile se non agita in una prospettiva multilivello e bottom-up in cui siano coinvolti trasversalmente gli stakeholders chiave. Il paper indaga come sia cambiato il ruolo della partecipazione nelle strategie internazionali e nella letteratura scientifica (dal 1992 ad oggi) mostrando come, nonostante il costrutto abbia ricevuto sempre maggiori attenzioni, l’applicazione dello stesso al campo dei rischi naturali ricopra un ruolo quasi trascurabile. A partire da questa analisi, integrandola con l’esperienza degli autori e il modello della Quintupla Elica -popolazione, autorità pubbliche, ricerca, imprese, terzo settore- il contributo delinea uno strumento operativo atto a pianificare processi partecipativi efficaci. Si propone una roadmap che si immagina possa integrarsi nell’azione di governance dei Piani di Protezione Civile promuovendo un ‘Agire collettivo’ capace di valorizzare il contributo di ciascuno attore nei processi decisionali di messa in sicurezza e resilienza del territorio ai rischi naturali.
2023
978-88-99237-47-9
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