The research explores the interaction between people and space, comparing users with different characteristics and paying particular attention to the issue of disability. The study analyses and compares the perceptive processes that affect the understanding of architecture. The objective is twofold: on the one hand we intend to recognize and attribute a correct value to the sensations that substitute sight, not always perceived by those who observe a space, on the other we intend to implement accessibility by extending it to the understanding of the spatial qualities that distinguish the architecture, considering firstly visual impairment, being aware that the concept of accessibility cannot be partitioned. The case study, chosen for the spatial complexity of its routes, is the Edoardo Chiossone Museum of Oriental Art in Genoa designed by the architect Mario Labò (1884-1961) from 1948 onwards. The aim of the thesis is to highlight and understand a blind person's ability to interact with the architectural space and grasp its qualities. The research aims, in its limited field of investigation, to modify the concept of accessibility, abandoning the clichés related to the conception of strictly visual architecture. Understanding the importance of these factors allows us to highlight some aspects capable of enriching the everyone’s experience, not only that of those with disabilities.

La ricerca approfondisce l’interazione tra le persone e lo spazio, confrontando utenze dalle caratteristiche differenti e rivolgendo particolare attenzione al tema della disabilità. Lo studio analizza e confronta i processi percettivi che incidono sulla comprensione dell’architettura. L’obiettivo è duplice: da una parte si intende riconoscere e attribuire il giusto valore alle sensazioni sostitutive della vista, non sempre percepite da chi osserva lo spazio, dall’altra si intende implementare l’accessibilità estendendola alla comprensione delle qualità spaziali che contraddistinguono l’architettura, considerando in primo luogo la disabilità visiva, nella consapevolezza dell’impossibile parzializzazione del concetto di accessibilità. Il caso studio, scelto per la complessità spaziale dei suoi percorsi, è il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova progettato dall’architetto Mario Labò (1884-1961) a partire dal 1948. L’obiettivo della tesi è quello di evidenziare e comprendere la capacità da parte della persona non vedente di interagire con lo spazio architettonico e coglierne le sue qualità. La ricerca mira, nel suo limitato campo di indagine, a modificare il concetto di accessibilità, abbandonando i luoghi comuni relativi alla concezione di un’architettura strettamente visiva. Comprendere l’importanza di questi fattori consente di porre in evidenza alcuni aspetti capaci di arricchire l’esperienza di tutti, non solo delle persone con disabilità.

Percezione, rappresentazione e wayfinding. Una comunicazione multisensoriale e accessibile per il Museo di Arte Orientale Edoardo Chiossone

MELONI, ALESSANDRO
2023-05-31

Abstract

The research explores the interaction between people and space, comparing users with different characteristics and paying particular attention to the issue of disability. The study analyses and compares the perceptive processes that affect the understanding of architecture. The objective is twofold: on the one hand we intend to recognize and attribute a correct value to the sensations that substitute sight, not always perceived by those who observe a space, on the other we intend to implement accessibility by extending it to the understanding of the spatial qualities that distinguish the architecture, considering firstly visual impairment, being aware that the concept of accessibility cannot be partitioned. The case study, chosen for the spatial complexity of its routes, is the Edoardo Chiossone Museum of Oriental Art in Genoa designed by the architect Mario Labò (1884-1961) from 1948 onwards. The aim of the thesis is to highlight and understand a blind person's ability to interact with the architectural space and grasp its qualities. The research aims, in its limited field of investigation, to modify the concept of accessibility, abandoning the clichés related to the conception of strictly visual architecture. Understanding the importance of these factors allows us to highlight some aspects capable of enriching the everyone’s experience, not only that of those with disabilities.
31-mag-2023
La ricerca approfondisce l’interazione tra le persone e lo spazio, confrontando utenze dalle caratteristiche differenti e rivolgendo particolare attenzione al tema della disabilità. Lo studio analizza e confronta i processi percettivi che incidono sulla comprensione dell’architettura. L’obiettivo è duplice: da una parte si intende riconoscere e attribuire il giusto valore alle sensazioni sostitutive della vista, non sempre percepite da chi osserva lo spazio, dall’altra si intende implementare l’accessibilità estendendola alla comprensione delle qualità spaziali che contraddistinguono l’architettura, considerando in primo luogo la disabilità visiva, nella consapevolezza dell’impossibile parzializzazione del concetto di accessibilità. Il caso studio, scelto per la complessità spaziale dei suoi percorsi, è il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova progettato dall’architetto Mario Labò (1884-1961) a partire dal 1948. L’obiettivo della tesi è quello di evidenziare e comprendere la capacità da parte della persona non vedente di interagire con lo spazio architettonico e coglierne le sue qualità. La ricerca mira, nel suo limitato campo di indagine, a modificare il concetto di accessibilità, abbandonando i luoghi comuni relativi alla concezione di un’architettura strettamente visiva. Comprendere l’importanza di questi fattori consente di porre in evidenza alcuni aspetti capaci di arricchire l’esperienza di tutti, non solo delle persone con disabilità.
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