Il nuovo Codice italiano di governo societario rappresenta un passo non tra-scurabile in termini di rafforzamento della responsabilità sociale d’impresa. Le nuove disposizioni si pongono come stimolo per le imprese italiane a rinnova-re ed a consolidare l’impiego dei fattori ESG nel governo dei rischi d’impresa. L’autodisci¬plina è ora maggiormente calibrata sulla base di criteri dimensionali e di assetti proprietari degli emittenti, scelta che non può che essere approvata alla luce del variegato panorama italiano delle società quotate nell’approccio alla sostenibilità. In ragione della varietà delle società interessate, specialmente per settore economico, assetti proprietari e dimensioni aziendali, è essenziale preservare la flessibilità dei codici di autodisciplina, tanto a livello nazionale quanto a livello sovranazionale, al fine di favorire una più compiuta transizione verso un si-stema economico ecosostenibile. L’obiettivo di rafforzare le best pratices in materia di ESG richiede un punto di equilibrio tra intervento pubblico ed auto-disciplina, tanto a livello nazionale quanto nella legislazione europea. In tale prospettiva, certamente l’azione europea può contribuire a definire un quadro armonizzato di best practices anche in materia di sostenibilità.

La sostenibilità nei codici di autodisciplina

michele siri
2022-01-01

Abstract

Il nuovo Codice italiano di governo societario rappresenta un passo non tra-scurabile in termini di rafforzamento della responsabilità sociale d’impresa. Le nuove disposizioni si pongono come stimolo per le imprese italiane a rinnova-re ed a consolidare l’impiego dei fattori ESG nel governo dei rischi d’impresa. L’autodisci¬plina è ora maggiormente calibrata sulla base di criteri dimensionali e di assetti proprietari degli emittenti, scelta che non può che essere approvata alla luce del variegato panorama italiano delle società quotate nell’approccio alla sostenibilità. In ragione della varietà delle società interessate, specialmente per settore economico, assetti proprietari e dimensioni aziendali, è essenziale preservare la flessibilità dei codici di autodisciplina, tanto a livello nazionale quanto a livello sovranazionale, al fine di favorire una più compiuta transizione verso un si-stema economico ecosostenibile. L’obiettivo di rafforzare le best pratices in materia di ESG richiede un punto di equilibrio tra intervento pubblico ed auto-disciplina, tanto a livello nazionale quanto nella legislazione europea. In tale prospettiva, certamente l’azione europea può contribuire a definire un quadro armonizzato di best practices anche in materia di sostenibilità.
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