An expanded concept of accessibility is now adopted by the legislation and can be recognised in different experiences of cultural heritage fruition. In this contribution we want to show the application of an approach that overcomes the forced cataloguing of people and, by reversing the point of view, offers a variety of communication channels to allow each user to find the most suitable and effective. One of the most important spaces in the city of Genoa is chosen as a case study. The Aula Magna of the Jesuit College, later University Palace, was born in the seventeenth century as a representative hall of a monumental building for spatial dimensions and qualities. Its decorations can illustrate its centuries-old history: from the baroque frescoes of a sacred subject to the nineteenth-century secular ones, up to the twentieth-century abstract language. In this phase, we document the succession of the decorations of the vault through the preparation of a digital tool, useful for on-site or remote consultation. The explanation is provided through multimedia content: images (static and moving), simplified written and spoken textual contents, evocative sounds capable of providing spatial information, and references to devices present in physical space, such as tactile models.

Un’ampliata concezione di accessibilità è ormai recepita dalla normativa ed è riscontrabile in diverse esperienze di fruizione dei beni culturali. In questo contributo si desidera mostrare l’applicazione di un approccio che supera la forzata catalogazione delle persone e, invertendo il punto di vista, offre una varietà di canali comunicativi per permettere a ciascun utente di trovare quelli ritenuti più adatti ed efficaci. Si sceglie come caso studio uno degli spazi più importanti della città di Genova. L’Aula Magna del Collegio dei Gesuiti, in seguito Palazzo dell’Università, nasce nel XVII secolo come sala di rappresentanza di un edificio monumentale per dimensioni e qualità spaziali. Le sue decorazioni sono capaci di illustrare la sua storia pluricentenaria: dagli affreschi barocchi di soggetto sacro, a quelli laici ottocenteschi, fino al linguaggio astratto novecentesco. In questa fase, si documenta la successione delle decorazioni della volta, attraverso la predisposizione di uno strumento digitale, utile per una consultazione in loco o da remoto. La spiegazione è fornita attraverso contenuti multimediali: le immagini (statiche e in movimento), i contenuti testuali scritti e parlati semplificati, le sonorità evocative e capaci di fornire informazioni.

Riscoprire la volta. Comunicazioni accessibili per l’Aula Magna del Palazzo dell’Università di Genova

Candito Cristina;Montanari Giacomo
2022-01-01

Abstract

An expanded concept of accessibility is now adopted by the legislation and can be recognised in different experiences of cultural heritage fruition. In this contribution we want to show the application of an approach that overcomes the forced cataloguing of people and, by reversing the point of view, offers a variety of communication channels to allow each user to find the most suitable and effective. One of the most important spaces in the city of Genoa is chosen as a case study. The Aula Magna of the Jesuit College, later University Palace, was born in the seventeenth century as a representative hall of a monumental building for spatial dimensions and qualities. Its decorations can illustrate its centuries-old history: from the baroque frescoes of a sacred subject to the nineteenth-century secular ones, up to the twentieth-century abstract language. In this phase, we document the succession of the decorations of the vault through the preparation of a digital tool, useful for on-site or remote consultation. The explanation is provided through multimedia content: images (static and moving), simplified written and spoken textual contents, evocative sounds capable of providing spatial information, and references to devices present in physical space, such as tactile models.
2022
Un’ampliata concezione di accessibilità è ormai recepita dalla normativa ed è riscontrabile in diverse esperienze di fruizione dei beni culturali. In questo contributo si desidera mostrare l’applicazione di un approccio che supera la forzata catalogazione delle persone e, invertendo il punto di vista, offre una varietà di canali comunicativi per permettere a ciascun utente di trovare quelli ritenuti più adatti ed efficaci. Si sceglie come caso studio uno degli spazi più importanti della città di Genova. L’Aula Magna del Collegio dei Gesuiti, in seguito Palazzo dell’Università, nasce nel XVII secolo come sala di rappresentanza di un edificio monumentale per dimensioni e qualità spaziali. Le sue decorazioni sono capaci di illustrare la sua storia pluricentenaria: dagli affreschi barocchi di soggetto sacro, a quelli laici ottocenteschi, fino al linguaggio astratto novecentesco. In questa fase, si documenta la successione delle decorazioni della volta, attraverso la predisposizione di uno strumento digitale, utile per una consultazione in loco o da remoto. La spiegazione è fornita attraverso contenuti multimediali: le immagini (statiche e in movimento), i contenuti testuali scritti e parlati semplificati, le sonorità evocative e capaci di fornire informazioni.
978-88-9958-625-6
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