Il saggio evidenzia – in relazione alla pandemia da COVID19 e facendo tesoro del punto di vista degli studenti coinvolti nella didattica a distanza (DAD) – criticità e buone pratiche della formazione sul progetto con particolare attenzione al Settore Scientifico Disciplinare del design (ICAR/13). A fine maggio 2020, dopo la prima esperienza di apprendimento in remoto forzato dall’emergenza sanitaria, gli studenti dell’Ateneo genovese e quelli delle lauree triennali e magistrali in Design che gli afferiscono sono stati eletti a campione di riferimento per tre diversi sondaggi con l’obiettivo di interpretare criticamente esigenze reali e formulare una ripartenza effettivamente centrata sui bisogni dell’utente. L’emergenza sanitaria ha, infatti, imposto un uso intensivo ed esclusivo delle tecnologie digitali nella formazione universitaria dimostrando le opportunità offerte dal virtuale, ma ha anche indicato la necessità di ripensare i modelli educativi in atto innescando un’ampia riflessione collettiva. Il contributo si inserisce in questo dibattito ed è articolato in tre parti: Design IN-formazione, Design E-formazione, Design TRANS-formazione. La prima parte inquadra la disciplina e la prassi del progetto in evoluzione continua, perché centrate sull’uomo e sulle anticipazioni delle necessità di una società in perpetuo e veloce cambiamento. La seconda focalizza l’esperienza dell’e-learning in relazione e in contrapposizione alla didattica tradizionale, storicamente radicata su un forte rapporto d’aula e sull’interazione costante docente-discente. La terza pone lo sguardo oltre l’esperienza di insegnamento in essere per predisporre modelli di formazione capaci di definire scenari futuri stabili, sintonizzati al mondo del progetto e del lavoro, rispondendo con coerenza alle esigenze di quello che prevediamo dovrà essere il saper fare progettuale di domani.

Progetto in 16:9. Una sfida formativa

C. Morozzo;G. Zappia;C. Olivastri
2021-01-01

Abstract

Il saggio evidenzia – in relazione alla pandemia da COVID19 e facendo tesoro del punto di vista degli studenti coinvolti nella didattica a distanza (DAD) – criticità e buone pratiche della formazione sul progetto con particolare attenzione al Settore Scientifico Disciplinare del design (ICAR/13). A fine maggio 2020, dopo la prima esperienza di apprendimento in remoto forzato dall’emergenza sanitaria, gli studenti dell’Ateneo genovese e quelli delle lauree triennali e magistrali in Design che gli afferiscono sono stati eletti a campione di riferimento per tre diversi sondaggi con l’obiettivo di interpretare criticamente esigenze reali e formulare una ripartenza effettivamente centrata sui bisogni dell’utente. L’emergenza sanitaria ha, infatti, imposto un uso intensivo ed esclusivo delle tecnologie digitali nella formazione universitaria dimostrando le opportunità offerte dal virtuale, ma ha anche indicato la necessità di ripensare i modelli educativi in atto innescando un’ampia riflessione collettiva. Il contributo si inserisce in questo dibattito ed è articolato in tre parti: Design IN-formazione, Design E-formazione, Design TRANS-formazione. La prima parte inquadra la disciplina e la prassi del progetto in evoluzione continua, perché centrate sull’uomo e sulle anticipazioni delle necessità di una società in perpetuo e veloce cambiamento. La seconda focalizza l’esperienza dell’e-learning in relazione e in contrapposizione alla didattica tradizionale, storicamente radicata su un forte rapporto d’aula e sull’interazione costante docente-discente. La terza pone lo sguardo oltre l’esperienza di insegnamento in essere per predisporre modelli di formazione capaci di definire scenari futuri stabili, sintonizzati al mondo del progetto e del lavoro, rispondendo con coerenza alle esigenze di quello che prevediamo dovrà essere il saper fare progettuale di domani.
2021
978-88-3618-100-1
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