I Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato e le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono paesaggi culturali iscritti all'interno dell'elenco dei patrimoni dell’UNESCO, rispettivamente nel 2014 e nel 2019. Pur essendo in regioni differenti, Piemonte e Veneto, le due realtà possiedono delle analogie che riconducono all'essere territori a vocazione enoturistica e caratterizzati da una tradizione vitivinicola secolare. Inoltre, questi paesaggi rispecchiano pienamente la categoria del Paesaggio culturale introdotta dalla Convenzione UNESCO sul Patrimonio Culturale e Naturale del 1972, vale a dire un bene culturale rappresentativo dell’opera combinata della natura e dell’uomo, che illustra l’evoluzione della società e degli insediamenti umani nel corso delle epoche Il contributo intende indagare, anche attraverso un confronto, i due siti UNESCO: analizzando sia criteri paesaggistici in base ai quali sono stati inseriti nella lista dei patrimoni dell'umanità, sia le best practice di tutela e valorizzazione del territorio con particolare riferimento ai percorsi turistici progettati in un’ottica di sostenibilità e, nello specifico, quelli che interessano il turismo enogastronomico e il turismo lento. Infine, uno sguardo verrà dedicato alla comunicazione turistica dei due paesaggi esaminati.
Due paesaggi culturali Unesco: i paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato e le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
Bernardini Enrico;Varani Nicoletta
2021-01-01
Abstract
I Paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato e le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono paesaggi culturali iscritti all'interno dell'elenco dei patrimoni dell’UNESCO, rispettivamente nel 2014 e nel 2019. Pur essendo in regioni differenti, Piemonte e Veneto, le due realtà possiedono delle analogie che riconducono all'essere territori a vocazione enoturistica e caratterizzati da una tradizione vitivinicola secolare. Inoltre, questi paesaggi rispecchiano pienamente la categoria del Paesaggio culturale introdotta dalla Convenzione UNESCO sul Patrimonio Culturale e Naturale del 1972, vale a dire un bene culturale rappresentativo dell’opera combinata della natura e dell’uomo, che illustra l’evoluzione della società e degli insediamenti umani nel corso delle epoche Il contributo intende indagare, anche attraverso un confronto, i due siti UNESCO: analizzando sia criteri paesaggistici in base ai quali sono stati inseriti nella lista dei patrimoni dell'umanità, sia le best practice di tutela e valorizzazione del territorio con particolare riferimento ai percorsi turistici progettati in un’ottica di sostenibilità e, nello specifico, quelli che interessano il turismo enogastronomico e il turismo lento. Infine, uno sguardo verrà dedicato alla comunicazione turistica dei due paesaggi esaminati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.