Background e obiettivi: Numerosi fattori di rischio influenzano la massa ossea nei sopravvissuti da tumore cerebrale pediatrico (CBCS), ma il loro impatto sulla densità minerale ossea (BMD) e il potenziale recupero della massa ossea nel tempo non è ancora chiaro. Scopo dello studio è valutare la massa ossea, i suoi determinanti e la prevalenza di fratture nei CBCS dopo 2 (G+2), 5 (G+5) o 7 (G+7) anni dall’off-therapy (OT). Metodi: 74(F=37, M=37, età 12,9±4,2anni), 95 (F=42, M=53, età 14,8±4,3 anni) e 77 (F=35, M=42, età 16,6±4,2 anni) CBCS sono stati valutati trasversalmente rispettivamente a G+2, G+5 e G+7. Le diagnosi erano: tumori astrocitari (G+2:n=25, G+5:n=29, G+7:n=25), embrionali (G+2:n=20, G+5:n=29, G+7:n=22), sellari (G+2:n=13, G+5:n=12, G+7:n=10), a cellule germinali (G+2:n=13, G+5:n=18, G+7:n=14), ependimali (G+2:n=3, G+5:n=7, G+7:n=6). La radioterapia era stata effettuata in 61, 85 e 70 pazienti (G+2, G+5 e G+7) e, in modo omogeneo nei 3 gruppi, il 44% dei pazienti irradiati erano stati sottoposti a radioterapia cranio-spinale (CSRT). Quaranta (G+2), n=69 (G+5) e n=55 (G+7) erano affetti da GHD, mentre n=15 (G+2), n=28 (G+5) e n=27 (G+5) da ipogonadismo. I pazienti sono stati valutati per altezza (cm, SDS), BMI (kg/m2, SDS), stadio puberale (Tanner) e, mediante DXA (LunarProdigy, GE), per densità minerale ossea (BMD, g/cm2 e Z-score e BMD apparente-BMAD, g/cm3), contenuto minerale osseo (BMC,g) al rachide (L1–L4=L) e al corpo intero (TB); da quest’ultimo sono state derivate massa grassa (FM, % e Kg) e magra (LM, Kg). Risultati: Non vi era alcuna differenza tra i sessi e alle tre valutazioni in età alla diagnosi, all’OT, altezza, BMI, stadio di Tanner, numero di fratture. Una LBMD Z-score<-2 si riscontrava nel 18,9%, 11,6% e 16,4% (G+2vsG+5vsG+7) mentre una TBBMD Z-score<-2 nel 14,1%, 11,7% e 10,7% (G+2vsG+5vsG+7). Il gruppo G+7 confrontato con G+2 e G+5 mostrava significativamente migliore LBMD (p<0,0001 e p<0,005 rispettivamente per G+2 e G+5), BMAD (p<0,05), TBBMD (p<0,05 per G+2), LBMC (p<0,0001 per G+2) e TBBMC (p<0,05 per G+2, significativamente maggiore nei maschi); LBMD Z-score e TBBMD Z-score in G+7 erano maggiori rispetto a G+2 e G+5, anche se in modo non significativo. Soggetti sottoposti a CSRT presentavano TBBMD Z-score ridotta, in modo significativo in G+5 e G+7 (p=0,007 e 0,02); non differenze riguardo LBMD. Pazienti GHD o con ipogonadismo a G+2 mostravano ridotta LBMD Z-score (p=0,02 e p=0,001) e TBBMD Z-score (p=0,01 e p=0,065). Con analisi multivariata, la LBMD Z-score risultava predetta dall’altezza e dalla condizione di ipogonadismo in G+2 e inversamente dall’età all’OT nei 3 gruppi (R2=0,4); il TBBMD Z-score predetto direttamente dalla LM nei 3 gruppi e inversamente dall’età all’OT nei 3 gruppi (R2=0,5), dopo correzione per numero di deficit ormonali, altezza SDS e FM. Il 6,8% (n=5/74) di G+2, il 2,1% (n=2/95) di G+5 e il 2,6% (n=2/77) di G+7 aveva presentato fratture. Conclusioni: Nella nostra popolazione pediatrica con storia di tumore cerebrale è stata rilevata un’alta prevalenza di densità minerale ossea ridotta, che interessava circa il 40% dei soggetti analizzati. Pazienti affetti da bassa statura, GHD e ipogonadismo sono risultati a rischio di ridotta massa ossea in particolare dopo 2 anni dall’off therapy, che persiste anche a distanza di 5 e 7 anni; tuttavia, la prevalenza di frattura rimane bassa.

Mineralizzazione ossea e composizione corporea a 2, 5 e 7 anni dallo stop terapeutico in soggetti con pregresso tumore cerebrale in età pediatrica

GALLIZIA, ANNALISA
2021-05-24

Abstract

Background e obiettivi: Numerosi fattori di rischio influenzano la massa ossea nei sopravvissuti da tumore cerebrale pediatrico (CBCS), ma il loro impatto sulla densità minerale ossea (BMD) e il potenziale recupero della massa ossea nel tempo non è ancora chiaro. Scopo dello studio è valutare la massa ossea, i suoi determinanti e la prevalenza di fratture nei CBCS dopo 2 (G+2), 5 (G+5) o 7 (G+7) anni dall’off-therapy (OT). Metodi: 74(F=37, M=37, età 12,9±4,2anni), 95 (F=42, M=53, età 14,8±4,3 anni) e 77 (F=35, M=42, età 16,6±4,2 anni) CBCS sono stati valutati trasversalmente rispettivamente a G+2, G+5 e G+7. Le diagnosi erano: tumori astrocitari (G+2:n=25, G+5:n=29, G+7:n=25), embrionali (G+2:n=20, G+5:n=29, G+7:n=22), sellari (G+2:n=13, G+5:n=12, G+7:n=10), a cellule germinali (G+2:n=13, G+5:n=18, G+7:n=14), ependimali (G+2:n=3, G+5:n=7, G+7:n=6). La radioterapia era stata effettuata in 61, 85 e 70 pazienti (G+2, G+5 e G+7) e, in modo omogeneo nei 3 gruppi, il 44% dei pazienti irradiati erano stati sottoposti a radioterapia cranio-spinale (CSRT). Quaranta (G+2), n=69 (G+5) e n=55 (G+7) erano affetti da GHD, mentre n=15 (G+2), n=28 (G+5) e n=27 (G+5) da ipogonadismo. I pazienti sono stati valutati per altezza (cm, SDS), BMI (kg/m2, SDS), stadio puberale (Tanner) e, mediante DXA (LunarProdigy, GE), per densità minerale ossea (BMD, g/cm2 e Z-score e BMD apparente-BMAD, g/cm3), contenuto minerale osseo (BMC,g) al rachide (L1–L4=L) e al corpo intero (TB); da quest’ultimo sono state derivate massa grassa (FM, % e Kg) e magra (LM, Kg). Risultati: Non vi era alcuna differenza tra i sessi e alle tre valutazioni in età alla diagnosi, all’OT, altezza, BMI, stadio di Tanner, numero di fratture. Una LBMD Z-score<-2 si riscontrava nel 18,9%, 11,6% e 16,4% (G+2vsG+5vsG+7) mentre una TBBMD Z-score<-2 nel 14,1%, 11,7% e 10,7% (G+2vsG+5vsG+7). Il gruppo G+7 confrontato con G+2 e G+5 mostrava significativamente migliore LBMD (p<0,0001 e p<0,005 rispettivamente per G+2 e G+5), BMAD (p<0,05), TBBMD (p<0,05 per G+2), LBMC (p<0,0001 per G+2) e TBBMC (p<0,05 per G+2, significativamente maggiore nei maschi); LBMD Z-score e TBBMD Z-score in G+7 erano maggiori rispetto a G+2 e G+5, anche se in modo non significativo. Soggetti sottoposti a CSRT presentavano TBBMD Z-score ridotta, in modo significativo in G+5 e G+7 (p=0,007 e 0,02); non differenze riguardo LBMD. Pazienti GHD o con ipogonadismo a G+2 mostravano ridotta LBMD Z-score (p=0,02 e p=0,001) e TBBMD Z-score (p=0,01 e p=0,065). Con analisi multivariata, la LBMD Z-score risultava predetta dall’altezza e dalla condizione di ipogonadismo in G+2 e inversamente dall’età all’OT nei 3 gruppi (R2=0,4); il TBBMD Z-score predetto direttamente dalla LM nei 3 gruppi e inversamente dall’età all’OT nei 3 gruppi (R2=0,5), dopo correzione per numero di deficit ormonali, altezza SDS e FM. Il 6,8% (n=5/74) di G+2, il 2,1% (n=2/95) di G+5 e il 2,6% (n=2/77) di G+7 aveva presentato fratture. Conclusioni: Nella nostra popolazione pediatrica con storia di tumore cerebrale è stata rilevata un’alta prevalenza di densità minerale ossea ridotta, che interessava circa il 40% dei soggetti analizzati. Pazienti affetti da bassa statura, GHD e ipogonadismo sono risultati a rischio di ridotta massa ossea in particolare dopo 2 anni dall’off therapy, che persiste anche a distanza di 5 e 7 anni; tuttavia, la prevalenza di frattura rimane bassa.
24-mag-2021
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